Il Direttore Alberto Barbera ha oramai placato l’attesa per la rivelazione dei nomi che parteciperanno ad uno dei più importanti appuntamenti del cinema mondiali. Giunto alla 81esima edizione, ed accolto dal nuovo Presidente Pietrangelo Buttafuoco, il Festival del Cinema di Venezia, che si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre, (anche) quest’anno fa le cose in grande, richiamando grandi nomi dello star system hollywoodiano, tra cui la coppia oramai collaudata Brad Pitt/George Clooney protagonisti di Wolfs, ultimo film di Jon Watts, una delle firme della saga Spiderman. Il gossip non si farà desiderare, data la presenza anche dell’ex signora Pitt, l’attrice Angelina Jolie che veste i panni di Maria Callas nel film Maria del regista Pablo Larrain, da sempre impegnato nel genere biopic, dove, a raccontare gli ultimi giorni di vita del soprano, ci saranno anche i “nostrani” Alba Rohrwacher e Pierfrancesco Favino.
Il regista Pedro Almodovar tornerà con i suoi dissidi relazionali nel suo ultimo film The Room Next Door, ponendo al centro la figura femminile, questa volta affidata a Tilda Swinton e Julianne Moore, in una storia madre-figlia complicata da cortocircuiti comunicativi.
Oramai atteso da tempo è il sequel di Joker, già vincitore nel 2019 di Oscar e Leone d’Oro, con Joker: Folie À Deux di Todd Philips, dove Joaquin Phoenix sarà affiancato dalla star del pop Lady Gaga, oramai a suo agio anche dietro la macchina da presa.
Il flusso di star d’oltreoceano continua con Nicole Kidman e Antonio Banderas impegnati in Babygirl, storia di una manager di successo che mette a rischio la sua vita professionale e personale quando dà inizio a una relazione segreta e con il suo giovane assistente e con tutto il cast di Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton che vede nomi del calibro di Michael Keaton, Winona Ryder, e Willem Dafoe.
Non mancherà il tricolore ad animare il Lido, grazie alla partecipazione di nomi d’eccellenza del nostro cinema, come Gianni Amelio ed il suo Campo di Battaglia con Alessandro Borghi, una storia di due ufficiali ambientato nel corso della Prima Guerra Mondiale, Maura Delpero con Vermiglio, film ambientato sulle Dolomiti che vede come protagonista Tommaso Ragno ed ispirato a L’albero degli zoccoli di Francesco Olmi ed Iddu, con Toni Servillo nei panni di Matteo Messina Denaro, affiancato da Elio Germano e diretti da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza.
Quest’anno tocca anche a Luca Guadagnino – che ha saltato un turno l’anno scorso con Challengers – presentando il suo ultimo film Queer con Daniel Craig, ispirato al romanzo di Borrough, scegliendo di girare una storia di droga interamente a Cinecittà, trasformandola in un quartiere di Città del Messico.
Il quartetto italiano si chiude con Diva Futura, il film di Giulia Louise Steigerwalt, un biopic dedicato a Riccardo Schicchi, ossia l’uomo che ha lanciato il cinema porno in Italia, interpretato da Pietro Castellitto.
Il Festival come da tradizione continuerà a guardare ai grandi del passato, con la proiezione alla vigilia della versione restaurata de L’oro di Napoli di Vittorio De Sica e con Sophia Loren, e con l’assegnazione dei Leoni d’Oro alla Carriera a Sigourney Weaver e Peter Weir, regista – tra gli altri – di L’attimo Fuggente e The Truman Show; ma strizzerà l’occhio anche ai nuovi canoni cine-televisivi, dedicando, per la prima volta, una sezione, per ora Fuori Concorso, alle serie tv che stanno diventando sempre più qualificate ed ammalianti. A fare da apripista ci saranno le attesissime M. Il figlio del secolo di Joe Wright, tratta dal romanzo omonimo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega, con Luca Marinelli che veste i panni del Duce, e Leopardi – Il poeta dell’infinito di Sergio Rubini.
La giuria chiamata ad assegnare il Leone d’Oro sarà presieduta da Isabelle Huppert, attrice sempre più in voga nel cinema francese, ma il reale vincitore sarà sempre e comunque il grande cinema portatore sano di emozioni.