Dopo un precampionato segnato da alti e bassi, il Bari ha affrontato la sua prima gara ufficiale della stagione a Cremona, in un match di Coppa Italia che, pur non essendo decisivo, offriva l’opportunità di valutare il lavoro fatto finora. La squadra di Moreno Longo si è presentata sul campo con l’obiettivo di lasciare una buona impressione e, seppur uscita sconfitta solo ai rigori, ha mostrato segnali incoraggianti che fanno ben sperare per il futuro.
Longo ha scelto di affidarsi a un undici titolare con Radunovic tra i pali, sostenuto da una difesa composta da Obaretin, Pucino, Vicari centrali, e Dorval e Favasuli sugli esterni. A centrocampo, Benali e Maiello hanno orchestrato le operazioni, mentre Sgarbi e Sibilli hanno agito a supporto dell’unica punta Lasagna. Un modulo che, nonostante le assenze di giocatori chiave ancora attesi sul mercato, ha dimostrato solidità e intraprendenza.
Il Bari è entrato in campo con un atteggiamento aggressivo, determinato a non lasciare spazi agli avversari. Al 4′, la prima grande occasione è arrivata con Lasagna, che ha attaccato la profondità su assist di Dorval, ma il suo diagonale è finito fuori misura. La Cremonese, nonostante la superiorità teorica, ha faticato a trovare spazi, merito di un Bari ben organizzato che ha concesso pochissimo agli esterni avversari.
Le occasioni per i biancorossi non sono mancate: al 20′, un cross di Sgarbi ha trovato Favasuli smarcato, ma il suo tiro è stato deviato in extremis dal portiere Fulignati. La Cremonese ha risposto con un tiro di Zanimacchia, che però non ha impensierito Radunovic. Il primo tempo si è concluso con un Bari padrone del campo, capace di rendere la vita difficile ai lombardi.
La ripresa ha visto il Bari continuare sulla falsariga del primo tempo, ma la Cremonese ha alzato il ritmo. Longo ha dovuto sostituire Dorval, colpito al ginocchio, inserendo Oliveri. Poco dopo, la Cremonese ha colpito un palo con Vazquez, segno di un match che stava cambiando inerzia.
La risposta di Longo è stata immediata, con l’ingresso di Maita e Manzari per dare freschezza e dinamismo alla squadra. Il Bari ha continuato a cercare il gol in contropiede, ma un errore a centrocampo ha regalato alla Cremonese il vantaggio: De Luca, appena entrato, ha sfruttato l’opportunità e il VAR ha convalidato la rete.
Nonostante il colpo subito, il Bari ha reagito con carattere. All’80’, Manzari ha trovato il meritato pareggio, su assist di Sibilli, confermando la bontà delle scelte di Longo. Nel finale, i biancorossi hanno sfiorato il gol del sorpasso, con Oliveri che ha cercato la rete direttamente dalla bandierina e Manzari che ha mancato di poco l’appuntamento con il gol.
Il match si è deciso ai rigori, dove il Bari ha lottato fino all’ultimo. Benali, Sibilli, Manzari e Novakovich hanno mantenuto i nervi saldi, ma i pali colpiti da Vicari e Oliveri hanno condannato i biancorossi all’eliminazione. Bonazzoli ha chiuso i conti, regalando la qualificazione alla Cremonese.
Nonostante la sconfitta, il Bari esce dalla gara a testa alta. Se paragonato alla prestazione dello scorso anno in Coppa Italia contro il Parma, il miglioramento è evidente. La squadra di Longo ha dimostrato grinta, solidità e una chiara identità di gioco, elementi che fanno ben sperare per il campionato. Certo, il calcio di agosto non è mai del tutto attendibile, ma le basi per una stagione positiva ci sono.
Per essere davvero competitivi, però, serve ancora qualcosa in più. Gli innesti di qualità, che Longo attende con impazienza, saranno cruciali per alzare ulteriormente il livello della squadra. Ma l’atteggiamento visto a Cremona è quello giusto: volere è potere, e questo Bari ha dimostrato di avere la volontà di fare bene. Ora, con la giusta dose di rinforzi, la squadra potrà dare un senso al campionato. Non c’è niente da pretemettere. I tifosi, come sempre, faranno la loro parte: ubi tu, ibi ego.

Massimo Longo

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