Domani, il Bari farà il suo debutto ufficiale nella stagione 2024-2025, affrontando la Cremonese allo “Zini” nei 32esimi di finale della Coppa Italia. Dopo un periodo di preparazione estiva caratterizzato da alti e bassi, ma senza mai perdere una gara,la squadra pugliese si appresta a mettere in campo quanto appreso sotto la guida del nuovo tecnico, Moreno Longo, un allenatore che ha già iniziato a imprimere la sua impronta sulla squadra, ma che si trova di fronte a una serie di sfide non indifferenti.
Durante le amichevoli estive, il Bari ha mostrato segnali incoraggianti soprattutto nella fase offensiva. Il gioco si è sviluppato con fluidità grazie al lavoro degli esterni e dei trequartisti, che hanno saputo creare numerose occasioni per gli attaccanti. Le prestazioni offensive hanno evidenziato la volontà di Longo di costruire una squadra propositiva e capace di mettere in difficoltà gli avversari.
Tuttavia, la difesa ha rappresentato un punto dolente. Nelle amichevoli, il Bari ha subito troppi gol: quattro contro una squadra di dilettanti e la “Primavera” barese, altri quattro contro due squadre di pari livello e uno contro una formazione di Serie C. Questi dati preoccupano non solo per il numero di reti incassate, ma soprattutto per i gravi errori individuali che ne sono stati spesso la causa. È evidente che la fase difensiva richiede un intervento urgente, sia sul campo, con un lavoro specifico durante gli allenamenti, sia soprattutto sul mercato, dove Longo ha già espresso chiaramente la necessità di ulteriori rinforzi.
Il tecnico Longo, che ha accettato la sfida di allenare il Bari con l’ambizione di non limitarsi alla semplice salvezza, si aspetta rinforzi di qualità per poter competere ai massimi livelli. Finora, tuttavia, la campagna acquisti si è rivelata piuttosto deludente. Sono arrivati principalmente giovani in prestito secco, e solo Manzari è stato acquistato a titolo definitivo, ma con alcune clausole che limitano il suo impatto.
Questa situazione ha alimentato il malcontento tra i tifosi che, vox clamantis in deserto, si aspettavano ben altro da una società di proprietà della famiglia De Laurentiis, che con il Napoli non sembra badare a spese. Longo, consapevole delle difficoltà economiche e delle limitazioni di budget del club, ha parlato apertamente di un “mercato drogato”, sottolineando come molte altre squadre della Serie B abbiano possibilità di spesa ben superiori a quelle del Bari, quasi a voler avallare e giustificare, di fatto, l’operatività di Magalini e, di conseguenza, della società.
Il tecnico non ha nascosto che la rosa attuale potrebbe non essere sufficiente per puntare ai vertici della classifica, e ha ribadito l’importanza di completare la squadra entro la fine di agosto con giocatori esperti, fisicamente pronti e di categoria.
Il Bari è una piazza esigente, con una storia e un blasone che fanno sognare i tifosi la Serie A. Quando il Bari fu promosso in serie B, Luigi De Laurentiis garantì la promozione in tre anni. Questo è il terzo anno, ma le sensazioni che si respirano tra i tifosi sono di preoccupazione e scetticismo. L’ambizione di raggiungere la massima serie sembra ancora lontana, e il timore è che anche questa stagione possa finire senza grandi soddisfazioni.
A complicare ulteriormente la situazione, c’è il problema della multiproprietà, che limita le possibilità di crescita del Bari e influisce negativamente sull’umore della piazza. Nonostante l’interesse da parte di investitori stranieri, come gli emiri del Kuwait, la situazione sembra ancora in stallo.
Domani, a Cremona, il Bari avrà il primo vero banco di prova della stagione. Perdere potrebbe rientrare nella normalità, considerando il livello dell’avversario e le attuali incertezze della squadra. Tuttavia, una vittoria e il passaggio del turno potrebbero dare un’iniezione di fiducia importante, senza però illudere troppo una tifoseria che sa bene che il mercato di agosto sarà cruciale per le sorti della stagione.
La speranza è che la società sappia rispondere alle richieste di Longo, completando una rosa che, ad oggi, appare ancora troppo acerba per ambire ai traguardi che questa piazza meriterebbe. Con il giusto mix di esperienza e qualità, il Bari potrebbe ancora sorprendere, in un campionato che, come sempre, sarà lungo e ricco di insidie.

Massimo Longo

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