Puoi amare Bharat o puoi non amarla; puoi esser d’accordo con Bharat o essere in disaccordo con lei. Quel che è certo, è che non puoi ignorare Bharat. (Ram Vaidya)

Bharat è il nome con cui gli abitanti del subcontinente indiano si riferiscono alla propria nazione, riflettendo un’identità storica e culturale che risale ai testi antichi come i Veda e i Purana. Al contrario, “India” è il nome che le potenze coloniali, in particolare i britannici, hanno attribuito al Paese, derivato dal fiume Indo (Sindhu), attorno al quale si è sviluppata la sua millenaria civiltà .

Negli ultimi anni, Bharat ha assunto una posizione strategica di rilievo nell’Indo-Pacifico, una regione sempre più cruciale nel contesto della competizione geopolitica tra Stati Uniti e Cina. Grazie alla sua posizione geografica e alla crescente rilevanza economica e militare, Bharat è diventato un attore centrale nel mantenimento dell’equilibrio di potere nella regione.

Il rafforzamento delle relazioni di difesa tra Bharat e Stati Uniti rappresenta uno sviluppo significativo nella politica estera di Bharat. La firma del “Basic Exchange and Cooperation Agreement” (BECA) nel 2020 ha segnato un’importante svolta, consentendo lo scambio di informazioni geospaziali vitali tra i due paesi. Questo accordo ha permesso a Bharat di migliorare le sue capacità di sorveglianza e difesa, consolidando la cooperazione strategica con Washington. Nel 2024, questa collaborazione si è ulteriormente intensificata con nuovi accordi per la coproduzione di motori a reazione e veicoli blindati, un chiaro indicatore del crescente impegno di entrambi i paesi a rafforzare le capacità difensive di Bharat. Le esercitazioni militari congiunte, come quelle della serie “Malabar”, che coinvolgono anche Giappone e Australia, sono diventate un pilastro della cooperazione militare indo-americana, dimostrando la centralità di Bharat nell’architettura di sicurezza indo-pacifica.​

Nel contesto delle relazioni tra Bharat e Stati Uniti, la New Silk Road Initiative rappresenta un’importante dimensione strategica che si inserisce nel più ampio sforzo di contrastare l’influenza cinese nella regione indo-pacifica. Questa iniziativa, rilanciata recentemente, si propone di creare un’alternativa sostenibile alla Belt and Road Initiative (BRI) cinese, promuovendo la connettività e lo sviluppo economico in una vasta area che include l’Asia Centrale, Meridionale e il Sud-Est asiatico.

Il rilancio della New Silk Road Initiative riflette la volontà congiunta di Bharat e Stati Uniti di rafforzare le proprie alleanze e consolidare un ordine regionale che promuova la libertà di navigazione e la sovranità economica delle nazioni partecipanti. Questa iniziativa, originariamente lanciata durante l’amministrazione Obama, ha ricevuto nuovo impulso alla luce dell’espansione della BRI, che Pechino ha utilizzato per estendere la sua influenza in molte regioni strategiche.

La New Silk Road Initiative si concentra su progetti infrastrutturali e di connettività che possono migliorare il commercio e lo sviluppo economico nelle regioni attraversate. In contrasto con la BRI cinese, che spesso comporta il rischio di “trappole del debito” per i paesi partecipanti, la New Silk Road mira a promuovere uno sviluppo sostenibile e indipendente, in linea con i principi di trasparenza e rispetto della sovranità nazionale​.

L’iniziativa è strettamente legata al partenariato strategico tra Bharat e gli Stati Uniti, che si è consolidato attraverso una serie di accordi bilaterali e forum multilaterali come il Quad. La New Silk Road è vista come una componente chiave della strategia indo-pacifica congiunta, che mira a creare un equilibrio di potere favorevole e a contrastare le ambizioni egemoniche della Cina nella regione.

L’importanza della New Silk Road Initiative va oltre lo sviluppo economico; essa è parte integrante della visione di Bharat e degli Stati Uniti per un Indo-Pacifico libero, aperto e prospero. Attraverso questa iniziativa, entrambi i paesi cercano di costruire una rete di alleanze che possa fungere da contrappeso all’influenza cinese, rafforzando al contempo la stabilità e la sicurezza regionale.

La New Silk Road Initiative si integra strettamente con gli altri aspetti delle relazioni indo-americane, come la cooperazione in materia di difesa e sicurezza. L’espansione delle infrastrutture e della connettività nella regione supporta gli obiettivi strategici di Bharat e Stati Uniti, facilitando una maggiore interoperabilità militare e una rapida risposta alle crisi regionali. Inoltre, questo sforzo congiunto contribuisce a creare un ambiente più sicuro e stabile, riducendo le opportunità per la Cina di esercitare pressioni economiche o militari sui paesi della regione.

Il rafforzamento delle relazioni di difesa tra Bharat e Stati Uniti rappresenta uno sviluppo significativo nella politica estera di Bharat. La firma del “Basic Exchange and Cooperation Agreement” (BECA) nel 2020 ha segnato un’importante svolta, consentendo lo scambio di informazioni geospaziali vitali tra i due paesi. Questo accordo ha permesso a Bharat di migliorare le sue capacità di sorveglianza e difesa, consolidando la cooperazione strategica con Washington. Nel 2024, questa collaborazione si è ulteriormente intensificata con nuovi accordi per la coproduzione di motori a reazione e veicoli blindati, un chiaro indicatore del crescente impegno di entrambi i paesi a rafforzare le capacità difensive di Bharat. Le esercitazioni militari congiunte, come quelle della serie “Malabar”, che coinvolgono anche Giappone e Australia, sono diventate un pilastro della cooperazione militare indo-americana, dimostrando la centralità di Bharat nell’architettura di sicurezza indo-pacifica.

All’interno del contesto più ampio dell’Indo-Pacifico, Bharat svolge un ruolo attivo nel Quad (Quadrilateral Security Dialogue), un forum di sicurezza che include Stati Uniti, Giappone e Australia. Questo gruppo è visto come uno strumento chiave per promuovere la sicurezza e la stabilità nella regione, e il coinvolgimento di Bharat è cruciale per bilanciare l’influenza crescente della Cina. Sebbene Bharat non faccia parte dell’alleanza AUKUS, composta da Australia, Regno Unito e Stati Uniti, osserva con attenzione lo sviluppo di questa partnership, riconoscendone le implicazioni strategiche per la sicurezza regionale. L’acquisizione da parte dell’Australia di sottomarini nucleari nell’ambito dell’AUKUS rappresenta un rafforzamento significativo delle capacità militari occidentali nell’Indo-Pacifico, un fattore che Bharat deve considerare attentamente nelle sue valutazioni strategiche​.

Parallelamente, lo sforzo diplomatico di Bharat nelle relazioni con la Cina rimane un delicato esercizio di equilibrio. La relazione bilaterale, già complessa, è stata ulteriormente complicata dagli scontri nella valle del Galwan nel 2020. Nonostante le tensioni, Bharat ha cercato di mantenere un approccio diplomatico volto a evitare un’escalation del conflitto, pur rimanendo fermo nella difesa della propria sovranità territoriale. Inoltre, Bharat continua a collaborare con la Cina in vari forum multilaterali, come l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) e i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Questi forum offrono a Bharat l’opportunità di bilanciare l’influenza cinese, promuovendo al contempo un dialogo su questioni di interesse comune, come la sicurezza regionale e lo sviluppo economico​.

Bharat affronta sfide significative sia nella produzione della difesa che nel reperimento delle risorse necessarie per sostenere la sua vasta popolazione, stimata in 1,4 miliardi di abitanti. Queste sfide sono cruciali non solo per la sicurezza nazionale, ma anche per mantenere la stabilità economica e sociale nel contesto di un ordine mondiale in evoluzione.

Storicamente, Bharat ha fatto affidamento sulle importazioni di armi, principalmente dalla Russia, per soddisfare le sue esigenze di difesa. Tuttavia, con l’evolversi delle dinamiche geopolitiche e le recenti interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali, soprattutto a causa del conflitto russo-ucraino, il paese si trova di fronte a pressioni crescenti per sviluppare una base industriale della difesa più autosufficiente​.

Per affrontare questa sfida, il governo di Bharat ha lanciato l’iniziativa “Make in India” nel 2014, che mira a potenziare la produzione nazionale nel settore della difesa. Sebbene ci siano stati progressi, come l’aumento della produzione interna di armi e l’espansione delle capacità di produzione di componenti critici, permangono sfide significative. Queste includono la necessità di modernizzare le tecnologie di produzione, migliorare la qualità dei prodotti e attrarre investimenti esteri nel settore della difesa.

La collaborazione con altri paesi per la co-produzione di tecnologie avanzate, come gli accordi per la produzione di motori a reazione e veicoli blindati con gli Stati Uniti, rappresenta un passo avanti. Tuttavia, la gestione di tali partenariati comporta complessità, tra cui la protezione della proprietà intellettuale, la gestione dei costi e l’integrazione delle catene di approvvigionamento globali​.

Bharat è uno dei maggiori consumatori di energia al mondo, ma dipende in larga misura dalle importazioni di petrolio e gas per soddisfare la domanda interna. Le fluttuazioni nei prezzi globali del petrolio, la concorrenza per l’accesso alle risorse energetiche e le tensioni geopolitiche nel Medio Oriente rappresentano minacce significative alla sicurezza energetica del paese. Per mitigare questi rischi, Bharat ha investito nella diversificazione delle fonti di energia, comprese le energie rinnovabili, e ha cercato di espandere le proprie capacità di stoccaggio strategico di petrolio​.

Con una popolazione in crescita, Bharat deve anche affrontare sfide relative alla sicurezza alimentare e alla gestione delle risorse idriche. Il cambiamento climatico, l’urbanizzazione rapida e la pressione sulle risorse agricole stanno aggravando queste sfide. Il governo ha introdotto politiche per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse idriche e per sostenere l’agricoltura sostenibile, ma la crescente domanda di cibo e acqua rappresenta una preoccupazione costante.

Tutto questo testimonia che il lavoro incessante diplomatico di Bharat, i suoi calcoli strategici si riflettono in un attento bilanciamento tra il rafforzamento delle alleanze con gli Stati Uniti e la gestione delle complesse relazioni con la Cina. Bharat deve mantenere una politica estera pragmatica e flessibile, mentre affronta la sua sfida più importante: perseguire l’indipendenza nella Difesa e nel reperimento delle risorse necessarie per sostenere ed assicurare il benessere dei suoi 1.4 miliardi di abitanti.

In questo modo, Bharat può diventare e diventerà l’ago della bilancia nella ridefinizione delle sfere d’influenza tra le potenze mondiali.

 


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