“Troppa ricchezza nelle mani di pochi è incompatibile con la democrazia e con la crescita”    

Fa piacere leggere parole sagge di buonsenso e giuste sull’equità dal leader dei 200 milionari americani  Morris Pearl che ha lavorato per molti anni a Wall Street. Dieci li ha trascorsi in BlackRock, la più grande società di gestione di investimenti al mondo.
 
Un pensiero  che rilancia il sogno americano di ricchezza e fortuna alla portata di tutti, che vediamo invece  va sbilanciandosi diventando troppo spesso un incubo per troppi dei produttori di queste ricchezze,  mentre sempre di più pochissimi disinvolti  fortunati si dividono decine e centinaia di miliardi di profitti che troppo spesso usano in patti leonini,  in loro favore, con il progressivo indebolimento dell’Interesse generale dello Stato e dei cittadini sovrani,  come si osserva anche con il palese indebolimento progressivo dei Sindacati e delle rappresentanze politiche delle classi lavoratrici e delle piccole e medie imprese che vengono stritolate da salari modesti e da tasse elevate mentre i grandi bilionari  esercitano il loro fascino sui sistemi politici e ne condizionano le scelte, fino  a guerre commerciali e non solo se i poveri paperoni vengono toccati in casa e peggio fuori, come è stato discusso timidamente buon ultimo al recente G-20 brasiliano.
 
Così assistiamo alla desertificazione delle attività commerciali e industriali nelle città e all’impoverimento delle economie delle famiglie dei lavoratori.
 
Rilanciare il Sogno Americano e Capitalistico democratico, estenderlo nei Paesi in via di Sviluppo, lavorare a più avanzati equilibri nel Villaggio globale, è una Mission a cui tutti coloro che  vogliono un Mondo Giusto Efficiente e Solidale dovrebbero impegnarsi
 
A fronte del pericoloso  degrado dialettico e non solo, a cui si assiste  da tempo nelle ultime  Campagne Elettorali, con argomenti che riportano ad altre stagioni americane  dell’Ottocento, con rischi operativi che si sono tristemente visti a Butler  (poi qualche matto più o meno ispirato  né trae le conseguenze improprie si trova ) sarà bene  ricordare la lezione di sobrietà  culto dello Stato e delle regole  delle recenti elezioni britanniche https://www.corrierenazionale.net/2024/07/07/la-lezione-dalla-democrazia-britannica/
Potrebbe essere prezioso per tutti, tenere la lingua a freno, memori di quanto ci insegnò un anonimo del Seicento:
“La lingua è una bestia feroce  che esce fuori senza catene senza che la possiamo riportare indietro”.
 
In gioco c’è il destino degli Stati Uniti, dell’Occidente e del Mondo intero. 
 
 Vincenzo Valenzi
foto www.oxfamitalia.org

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