TERAMO – Patrick Guarnieri, un giovane di 20 anni originario di Giulianova, è stato trovato morto nella sua cella del carcere di Castrogno, Teramo. Patrick si è tolto la vita impiccandosi nel bagno della sua cella dopo solo due giorni di detenzione. La sua morte, avvenuta il giorno del suo compleanno, ha suscitato profondo dolore e polemiche riguardo alle condizioni delle carceri italiane e alla gestione dei detenuti con patologie.

Patrick soffriva di diverse patologie che, secondo alcune fonti, avrebbero dovuto renderlo inadatto alla detenzione. Nonostante un malore accusato durante il trasferimento in carcere, le autorità avevano giudicato le sue condizioni compatibili con il regime detentivo. Questa valutazione è ora oggetto di indagine da parte della magistratura teramana.

La madre di Patrick, anch’essa detenuta a Castrogno, ha avuto un malore dopo aver appreso della morte del figlio. Ricoverata all’ospedale di Teramo, è stata assistita dai familiari, i quali hanno espresso profondo cordoglio e rabbia per l’accaduto.

La situazione nelle carceri italiane è drammatica. Con una popolazione carceraria che supera i 60.000 detenuti, a fronte di una capacità di 47.000 posti, il sovraffollamento è una realtà preoccupante. Le condizioni spesso invivibili, la mancanza di supporto psicologico e sanitario adeguato, e l’isolamento sono fattori che contribuiscono a un alto tasso di suicidi e atti di autolesionismo tra i detenuti.

Il caso di Patrick non è isolato. Solo nel 2023, 64 detenuti si sono tolti la vita nelle carceri italiane. Questo numero è indicativo di un sistema penitenziario in crisi, che non riesce a garantire la sicurezza e il benessere dei detenuti, specialmente quelli più fragili.

L’associazione Antigone, che monitora le condizioni delle carceri, ha lanciato l’ennesimo allarme, chiedendo riforme urgenti e misure concrete per migliorare le condizioni di vita all’interno delle strutture penitenziarie. Il sovraffollamento, la mancanza di assistenza sanitaria adeguata e le strutture fatiscenti sono tra le criticità principali evidenziate dagli esperti.

La tragica morte di Patrick Guarnieri deve servire da monito per le istituzioni italiane. È necessario un cambiamento radicale nel modo in cui vengono gestite le carceri e i detenuti, per evitare che tragedie simili continuino a ripetersi.

foto polizia penitenziaria

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