E il direttore artistico, Thomas Jolly nega di essersi ispirato all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci per la rappresentazione con le drag queen fortemente criticata
Autore: Adriano Gasperetti
ROMA – Nessuna intenzione di mancare di rispetto. Sono arrivate le scuse degli organizzatori della Cerimonia di Apertura di Parigi 2024, che tante polemiche ha scatenato. “La nostra intenzione non era quella di mancare di rispetto a nessun gruppo religioso. Al contrario, la nostra intenzione era quella di mostrare tolleranza e unione. Se le persone si sono sentite offese, ci scusiamo“. A parlare in conferenza stampa Anne Descamps, direttrice della Comunicazione di Parigi 2024, a proposito delle polemiche suscitate dalla Cerimonia di Apertura di Parigi 2024.
Tolleranza e unione che, al contrario, per Descamps sono state mostrate: “Crediamo che questa ambizione sia stata raggiunta. Se le persone si sono offese, ci dispiace davvero”.
IL DIRETTORE ARTISTICO NEGA DI ESSERSI ISPIRATO ALL’ULTIMA CENA DI LEONARDO DA VINCI
Il momento più alto delle critiche ha riguardato una rappresentazione che a molti ha ricordato l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, protagoniste diverse drag queen che si trovavano proprio dietro un tavolo come nell’opera. La Conferenza episcopale francese aveva definito l’immagine come “scene di derisione del cristianesimo”.
Il direttore artistico della Cerimonia Thomas Jolly ha negato di essersi ispirato all’Ultima Cena e che non c’era intenzione di “scioccare o deridere” nessuno. A proposito del possibile riferimento all’opera di Leonardo da Vinci, Jolly ha detto a BFM TV che per lui invece “fosse abbastanza chiaro che si trattava di Dioniso che arriva a tavola” e non dell’Ultima Cena.
Sui media francesi sono apparse anche le dichiarazioni del Presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, Tony Estanguet: “L’obiettivo non era che tutto piacesse a tutti”, cosa ritenuta “impossibile” e invece di proporre qualcosa di “insipido abbiamo preferito fare scelte impegnate, molto forti che, a nostro avviso, seducessero e conquistassero gli appassionati, ma facessero anche riflettere un po’ gli altri”.