In Italia noi anziani siamo oltre 13 milioni e di questi ben 12 milioni siamo anche Nonni. In questi decenni di era digitale con le grandi trasformazioni nella società, nei costumi e nelle tradizioni si e’ perso il significato che Nonni e Anziani rappresentiamo un valore aggiunto, cioè siamo la memoria storica e le tradizioni del Paese, siamo una ricchezza morale, ma anche economica, per i figli e i nipoti.
Invece, nella cultura del relativismo imperante, Nonni e Anziani rientrano nella cultura dello “scarto” che da anni e piu’ volte e’ stata denunciata pubblicamente da Papa Francesco. Oggi, in molti casi, i Nonni fanno le veci dei genitori in tanti momenti della vita dei nipoti: accompagnatori per andare e tornare da scuola, insegnanti nei compiti a casa, consiglieri, baby-sitter, si occupano di incombenze domestiche e se hanno mezzi finanziari aiutano anche economicamente i Nipoti con una paghetta mensile e soprattutto per frequentare Scuole e Università private di riconosciute qualità didattiche e formative.
Il vescovo Dario Gervasi, delegato della Diocesi di Roma per l’Ambito della cura delle età e della vita, ci ricorda la finalità di questa giornata: diffondere una più profonda attenzione nei confronti delle persone anziane e una riflessione sulla figura e l’importanza dei nonni nella nostra società.
Papa Francesco ha voluto dedicare questo speciale giorno agli anziani per offrire una parola di consolazione, per far sentire la vicinanza della Chiesa, e per riaffermare che “la vocazione degli anziani è custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli”.
Per noi Cristiani sono da ricordare i Santi Gioacchino e Anna, papà e mamma di Maria e quindi Nonni di Gesù. Questo evento ci aiuta, con più calma, nel pensare ai nostri nonni, alla loro preziosa presenza nelle famiglie e nella trasmissione di Valori ed esperienze di vita per i nipoti che troppo spesso non si soffermano un po’ di tempo con loro e affidano una minima comunicazione alle chat e a qualche foto in Whats Up. Quanto è bello vedere un giovane che si siede accanto a suo nonno per ascoltare la storia della sua vita, un tempo era la regola, oggi purtroppo accade sempre più di rado.
Certo, oggi, non è facile essere Anziani e Nonni rispetto ai tempi quando noi vivevamo molto più tempo con i nostri Nonni!
Nella quarta Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, in calendario il 28 luglio, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha distribuito il Messaggio di Papa Francesco in cui si riflette sul tema della solitudine tratto dal Salmo 71:
“Nella vecchiaia non abbandonarmi”. Riproduco di seguito la Preghiera:
Signore, Dio fedele, Tu che ci hai creato a tua immagine, Tu che non ci lasci mai soli e ci accompagni in ogni stagione della vita, non abbandonarci, prenditi cura di noi e concedici ancora una volta di scoprirci figli tuoi. Rinnova i nostri cuori con la tua Parola e non permettere che nessuno sia scartato.
Il tuo Spirito di amore ci conformi alla tua tenerezza e insegni anche a noi a dire: “Non ti abbandonerò!” a chi incontriamo sul nostro cammino. Il tuo Figlio diletto ci aiuti a non smarrire il gusto della fraternità e a non accettare il conformismo triste della solitudine.
Aiutaci a guardare al futuro con rinnovata speranza e fa della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani un giorno senza solitudine, primizia della pace.
Il profeta Gioele diceva: “i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni”.
Fintanto che saremo ancora in viaggio quaggiù, aiutiamo i nostri Nipoti ad avere dei Sogni, ad avere fiducia in se stessi, e concretamente aiutiamoli a realizzare le fasi del loro percorso di vita.
Antonino Giannone, Presidente Umanesimo ed Etica per la Società Digitale (componente di Ditelo sui Tetti). Editorialista A.N.I.M.