È il 60esimo suicidio in carcere da gennaio, Il sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria attacca il Governo: “Solo chiacchiere e farneticazioni”. E riprende le parole di Mattarella: “Situazione carceri indecorosa per un paese civile”

 

ROMA – “Solo 27 anni, italiano, alcune condanne definitive con fine pena nel 2032, si è impiccato ieri sera nella sua cella della Casa Circondariale di Prato. Subito soccorso e condotto in ospedale, è spirato poco dopo.

Si tratta del 60esimo suicidio di un detenuto nel corso dell’anno, cui vanno aggiunti 6 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. Una carneficina mai vista in precedenza”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

“DA SOTTOGRETARIO OSTELLARI SOLO FARNETICAZIONI”

“Così, mentre per il sottosegretario al Ministero della Giustizia, con delega ai detenuti, Andrea Ostellari, le carceri sono regolamentari e non c’è sovraffollamento, il Guardasigilli, Carlo Nordio, parla di problema del sovraffollamento da affrontare con raziocinio. Esattamente quel raziocinio che non si rinviene nelle loro affermazioni contrastanti e nelle farneticazioni del Sottosegretario, spintosi, evidentemente, fino a smentire il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che solo qualche giorno fa aveva definito la situazione penitenziaria indecorosa per un paese civile”, aggiunge il segretario della UILPA PP.

 

14.500 DETENUTI IN PIU’ RISPETTO AI POSTI DISPONIBILI

“Sono 14.500 i detenuti in più rispetto ai posti disponibili e, nel solo 2023, sono stati ben 4.731 i reclusi nei confronti dei quali la magistratura di sorveglianza ha dovuto riconoscere rimedi risarcitori per trattamento inumano e degradante. Risarcimenti, peraltro, la cui procedura viene attivata solo da chi è nelle condizioni di pagarsi un avvocato. Ciò a fronte di oltre 18mila unità mancanti al fabbisogno organico della Polizia penitenziaria, carenze di ogni genere e disorganizzazione imperante. Prova ne siano le tensioni, le proteste fino ai disordini collettivi che stanno interessando quotidianamente una vastità di carceri, dal nord al sud, isole comprese. Proprio a Prato una delle ultime proteste collettive, solo 36 ore fa”, spiega Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

“STANCHI DELLE CHIACCHIERE DEL GOVERNO”

“Siamo stanchi delle stomachevoli chiacchiere del Governo, servono immediati provvedimenti o l’estate sarà tragica con il rischio di avere in autunno macerie al costo di vite umane rispetto alle quali non possono non esserci responsabilità e, di certo, non possono rinvenirsi in capo a coloro che con diuturno sacrificio, sottoposti a turnazioni massacranti, fanno ciò che possono nelle trincee carcerarie per conto di uno Stato che non è in grado, o forse non vuole, rispettare le regole che si è dato. Servono provvedimenti efficaci e ad effetto immediato che non si rinvengono minimamente né nel decreto-legge n. 92, meglio noto come ‘carcere sicuro’ (sic!), né tantomeno nella legge di conversione per come sta emergendo dalla Commissione Giustizia del Senato. La Presidente del Consiglio batta un colpo, non foss’altro, per mettere ordine nelle libere e creative interpretazione degli inquilini di Via Arenula”,

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

 

Giorgia Meloni in Cina, memorandum su auto elettriche e rinnovabili: “Tanta strada da fare nel rispetto reciproco”

 

Inizia oggi la visita diplomatica in Cina di Giorgia Meloni, la prima da quando è premier. Dopo alcuni incontri a Pechino, Meloni si sposterà a Shangai

Autore: Marcella Piretti

ROMA – Al via la missione diplomatica di Giorgia Meloni in Cina, che inizia oggi domenica 28 e finisce mercoledì 31 luglio. A Pechino la presidente del Consiglio incontrerà il presidente Xi Jinping, il primo ministro Li Qiang e il presidente dell’Assemblea del popolo (il parlamento) Zhao Leji, uno dei più importanti dirigenti del Partito comunista cinese. Successivamente, poi, a Shangai Meloni incontrerà Chen Jining, segretario del Partito comunista di Shangai vicino allo stesso Xi. Al suo fianco, nel momento in cui è scesa dall’aereo, c’era la figlia Ginevra.

“MOLTA STRADA DA FARE INSIEME CON RISPETTO RECIPROCO”

Italia e Cina hanno molta strada da fare insieme, e tocca a noi lastricarne il percorso con rispetto reciproco“, dice Giorgia Meloni intervenendo al Business Forum Italia-Cina con il primo ministro cinese Li Qiang.

“RELAZIONI COMMERCIALI PIU’ EQUE E VANTAGGIOSE PER TUTTI”

“L’obiettivo comune è rendere le nostre relazioni commerciali sempre più eque e vantaggiose per tutti“. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, lo dice intervenendo al Business Forum Italia-Cina con il primo ministro cinese Li Qiang. Meloni sottolinea “l’interesse che tutti abbiamo a rafforzare il partenariato” tra Roma e Pechino, invitando a “ragionare sui punti di forza e di debolezza, su cosa ha funzionato bene e su cosa ha funzionato meno bene”.

 

“RINNOVABILI E AUTO ELETTRICA IN MEMORANDUM, CONDIVIDERE CONOSCENZA”

“Il memorandum di collaborazione industriale che abbiamo sottoscritto comprende settori industriali strategici come la mobilità elettrica e le rinnovabili. Settori dove la Cina già da tempo opera opera sulla frontiera tecnologica, il che inevitabilmente richiede di agire come un’economia pienamente sviluppate quale è, condividendo anche con i partner le nuove frontiere della conoscenza”. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, lo dice intervenendo al Business Forum Italia-Cina con il primo ministro cinese Li Qiang.

“OGGI STABILITÀ POLITICA, VALORE AGGIUNTO PER INVESTIMENTI”

“L’Italia rimane un’economia solida, strategicamente posizionata in Europa e nel Mediterraneo. Il livello della ricerca e dell’innovazione, e la forza del nostro sistema manifatturiero sono da sempre i nostri punti di eccellenza. Oggi possiamo vantare anche un’importante stabilità politica che dalle nostre parti è un fatto a volte raro. E’ molto importante, perché avere stabilità politica consente di mantenere intatta la strategia ed è un valore aggiunto per chi riceve gli investimenti e per chi investe”. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, lo dice intervenendo al Business Forum Italia-Cina con il primo ministro cinese Li Qiang.

“CRISI INTERNAZIONALI SI RIPERCUOTONO SU INTEGRAZIONE ECONOMICA GLOBALE”

“Gli antichi rapporti tra Italia e Cina sono caratterizzati da una cooperazione economica e commerciale molto significativa. Una dimensione strategica che dobbiamo continuare a coltivare, anche e soprattutto di fronte alla complessa situazione internazionale che ci troviamo ad affrontare. Penso naturalmente all’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, alla crisi in Medio Oriente, alle tensioni nel Mar Rosso, all’instabilità crescente in Africa. Sono tutte crisi che rimettendo in discussione l’ordine internazionale basato sulle regole si ripercuotono inevitabilmente anche sulla sicurezza e sull’integrazione economica globale”, dice ancora Meloni al Business Forum Italia-Cina con il primo ministro cinese Li Qiang.

“SQUILIBRI GLOBALIZZAZIONE PONGONO RISCHI SICUREZZA ECONOMICA”

Le crisi internazionali “insieme allo shock della pandemia, ci hanno posto di fronte anche agli effetti collaterali della globalizzazione, ai rischi legati al fatto di avere catene approvvigionamento globali. Infatti se è vero che l’economia mondiale molto ha beneficiato dalla liberalizzazione dei commerci, è anche vero che i dividendi di questo processo non si sono sempre distribuiti in maniera equilibrata tra le nazioni e tra i diversi fattori di produzione all’interno di ciascuna nazione. E’ una realtà con cui siamo chiamati a fare i conti, perché tutto questo pone un rischio oggettivo in termini di sicurezza economica”. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, lo dice intervenendo al Business Forum Italia-Cina con il primo ministro cinese Li Qiang.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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