Guido Panetta, classe ’76, è presidente della Nazionale Società Coop, consorzio composto da diversi padroncini di auto noleggio con conducente di stanza nella capitale. Nata il 29 febbraio 1972, per volontà del Sig. Roncucci, oggi tra le più longeve cooperative di Roma, e punto di riferimento per molti visitatori del centro Italia, Umbria, Toscana, Campania, Veneto e Lombardia, Milano in primis.
Tra i clienti della storica realtà laziale si annoverano anche Banca d’Italia, Rai, Eni oltreché imprenditori e celebrities dello sport e dello star system di tutto il mondo. Panetta – dottore agronomo, trilingue (in aggiunta inglese e spagnolo), da 15 anni prestato al mondo dell’Hospitality di lusso su gomme e nel comparto dei trasporti di qualità – si insedia alla presidenza nel marzo 2022, in un periodo, oltretutto,molto delicato: erano i primi orizzonti post-Covid. C’era crisi, insicurezza, paure, ma le prerogative per crederci mai sopite.
Anni duri, come egli stesso afferma, carichi di instabilità, ma che non hanno fermato il desiderio degli associati (tutti con licenze romane per statuto interno della Cooperativa stessa!), di rinunciare ai loro progetti. Ed infatti, di lì a poco, con la ripresa e il ritorno alla normalità, la professionalità li ha poi premiati. Triplicato il fatturato già a fine 2022, quintuplicato a fine 2023, e oggi si intravede un futuro roseo e, che fa ben sperare, sia per il turismo estero (Usa, mediorientale, europeo) di elevato spessore, che per quello interno, sempre più punto di riferimento per la tanto blasonata e agognata città Eterna.
Ma la visione e il sogno del presidente è qualcosa che unisce istituzioni e suo comparto privato di riferimento, ed è palesato in queste sue parole che racchiudono un forte spirito collaborativo e una lungimirante mano tesa, per un futuro dell’accoglienza ricco di aspettative: “uno dei miei più grandi desideri, è quello di creare una sorta di grande consorzio con le autorizzazioni di Roma e provincia, con il lavoro di commissioni importati che veicola direttamente al Comune di Roma e che lo stesso giri al consorzio le richieste facendosi ‘portavoce’ fondamentale per l’accoglienza nella Capitale.
Lo scopo è quello di salvaguardare il livello qualitativo dell’operato (solo top class) e soprattutto i costi, che sarebbero imposti dal medesimo consorzio”.
Farsi precursori di un progetto mai attuato nel campo degli NCC con le istituzioni, potrebbe essere rischioso per via delle varie correnti politiche o, solo perché esistono già associazioni che tentano di proporre modifiche ai disegni di legge già vigenti a proprio comodo, ma potrebbe dare il via ad nuovo modo di lavorare per i molti che già lavorano in questo settore, ed un buon inizio per i tanti che prenderanno le autorizzazioni comunali che usciranno a breve.
In conclusione, un progetto piuttosto impegnativo che crei sinergia tra istituzione e cooperative.
di Mirko Crocoli