Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 50.000 cani e 80.000 gatti, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti

ROMA – “Il 21 luglio si celebra la Giornata mondiale del cane. La ricorrenza è nata nel 2004 per onorare i nostri amici a quattro zampe e sensibilizzare tutti sul tema dell’abbandono. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ci sono più di 300 milioni di cani nel mondo e il 70% sono senzatetto. Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 50.000 cani e 80.000 gatti, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti, oltre a incrementare il numero di randagi, pari già ad oltre 900.000 esemplari. La maggiore percentuale di animali abbandonati si registra nel periodo estivo, 25-30%. Tra luglio e settembre, ogni giorno, vengono abbandonati circa 600 tra cani e gatti, proprio quando la partenza per le vacanze pone il problema della presenza del nostro amico a quattro zampe che ci è stato fedele sino ad ora e che in molte occasioni, purtroppo, viene percepito come un ostacolo. Con queste temperature estive record abbandonare gli animali domestici equivale farli morire in poche ore“. È l’appello lanciato da Cinzia Caruso, Responsabile nazionale del Dipartimento Difesa e salute degli animali del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale di Ecoitaliasolidale.

Secondo una ricerca del 2019 condotta dal Censis gli italiani sono i primi in Europa per numero di animali domestici: sono presenti nel 52% delle case. Con 53,1 animali da compagnia ogni 100 abitanti, l’Italia si colloca al secondo posto in Europa, un primato estremamente positivo per il nostro Paese. Noi di Ecoitaliasolidale, come ogni anno- ricordano Caruso e Benvenuti- stiamo dedicando una campagna nazionale contro l’abbandono degli animali domestici denominata ‘Non lo abbandoniamo, non facciamo le bestie‘, con un logo disegnato da un gruppo di bambini, ricordando la frase celebre di Mahatma Ghandi: “la Grandezza e progresso morale di una Nazione si giudicano in base al modo in cui tratta gli animali”. Non solo- proseguono Benvenuti e Caruso- non essendo abituati a rimanere da soli e nel caso di abbandono lungo le strade, questo fenomeno rappresenta sovente un serio pericolo per la viabilità, tanto che si potrebbe incorrere, lo vorremmo ricordare, in responsabilità quali l’omicidio colposo, nel caso in cui gli animali abbandonati provocassero gravissimi incidenti. Dobbiamo senza dubbio valutare positivamente come sia le Istituzioni, gli Enti locali e tutti coloro che si occupano di comunicazione, stanno aumentando finalmente gli sforzi per contrastare l’abbandono ed il maltrattamento degli animali domestici, proprio avviando maggiori e più incisive campagne di sensibilizzazione, ma molto ancora si deve fare. Siamo convinti che bisogna iniziare proprio dalle scuole a insegnare ai più giovani una maggiore attenzione e sensibilità per l’ambiente in modo più generale e per gli animali, per contribuire a creare un futuro migliore. Ricordando che a oggi l’Italia è stato il terzo Paese al mondo a inserire nella propria Carta Costituzionale l’attenzione all’ambiente, il diritto alla tutela della natura, ossia: il diritto alla vita, alla diversità della vita, all’acqua, all’aria pulita, alla dignità degli animali”.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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