Dal 13 luglio entra in vigore il regolamento attuativo della riforma della professione di guida turistica
Dal 13 Luglio, entra in vigore il regolamento attuativo della riforma della professione di guida turistica.
Diventano quindi operative le sanzioni sia per chi esercita illegalmente la professione di guida turistica sia per chi si avvale di guide non autorizzate.
La presidente nazionale di Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici di Confesercenti, Micol Caramello, ha così commentato questa svolta: “che sia punto di svolta nella lotta ad abusivismo e irregolarità nella professione”
Con questa tano attesa riforma spetterà esclusivamente alle guide turistiche abilitate lo svolgimento di visite guidate: quindi, dal 13 luglio i soggetti non abilitati sorpresi ad esercitare abusivamente la professione potranno essere multati dagli organi di polizia locale, dalle autorità di pubblica sicurezza e da ogni altro soggetto autorizzato con una sanzione da 3.000 a 12.000 euro.
Anche gli intermediari turistici – sia online che offline, italiani o esteri – potranno essere sanzionati (da 5.000 a 15.000 euro) se non impiegheranno, per i propri servizi, una guida turistica abilitata.
Stessa sanzione è prevista anche ai responsabili degli istituti e dei luoghi della cultura aperti al pubblico, anche appartenenti a soggetti privati, che non dovessero utilizzare una guida turistica abilitata o che dovessero interdire od ostacolare in qualsiasi modo l’ingresso della guida turistica e lo svolgimento della relativa attività.
“E’ una riforma che abbiamo atteso per oltre dieci anni. “Ora tocca ai Comuni l’impegno di attivarsi per recepire ed applicare le novità, cominciando da subito ad effettuare i controlli, commentano da Federagit Confesercenti
“Ora gli enti locali hanno a disposizione tutti gli strumenti necessari non solo per intervenire contro gli abusivi che, in assenza di leggi certe, da troppo tempo imperversano nel settore , ma anche per chiarire alcune situazioni che ostacolano le guide autorizzate nello svolgimento della professione.
Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, sarebbe utile intervenisse anche il Ministero della Cultura per sensibilizzare le strutture museali: non devono impedire l’accesso alle guide autorizzate, che hanno oltretutto diritto ad entrare gratuitamente per motivi di studio e formazione”.