L’Associazione dei Sindaci del Sud Recovery Italia sostiene l’iniziativa dei cinque sindaci dei capoluoghi calabresi – Nicola Fiorita (Catanzaro), Franz Caruso (Cosenza), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Vincenzo Voce (Crotone), Enzo Romeo (Vibo Valentia) – che chiedono all’Anci di rappresentare le istanze di 130 primi cittadini calabresi firmatari dell’appello Unasolaitalia e al presidente Roberto Occhiuto di adottare due delibere contro l’autonomia differenziata. La prima per chiedere il referendum abrogativo seguendo l’esempio di Campania, Toscana, Emilia Romagna, Puglia e Sardegna; la seconda per impugnare davanti alla Consulta la riforma “Calderoli”.
Auspichiamo che tutti i sindaci, non solo del Mezzogiorno ma anche del resto d’Italia, seguano il loro esempio e si battano per difendere e rilanciare i principi di unità e coesione nazionale.
Siamo pronti, inoltre, a discutere con i parlamentari e con le varie organizzazioni territoriali della società civile una proposta di legge alternativa, già in fase di elaborazione, all’autonomia differenziata che accantoni il regionalismo spinto e lo sostituisca con una riforma che valorizzi e premi i Comuni virtuosi, incentivando le città più efficienti sul piano delle politiche sociali ed ecologiche. Ma solo dopo aver stabilito UGUALI condizioni di partenza e UGUALI diritti a tutti gli italiani, a prescindere dalla loro residenza e dalle loro condizioni reddituali.
Invitiamo dunque a una reale responsabilizzazione delle classi dirigenti di tutta Italia sulla base delle loro effettive capacità amministrative e non del reddito dei propri contribuenti.
No alla secessione dei ricchi, sì alla sfida dell’efficienza.