Aksinja: “Io mi ricordo di avervi incontrato te, Don Carmelo e la signora Jolanda a Girocastra nel 1985. Eravate venuti per incontrare la famiglia che aveva salvato la vita a Don Carmelo durante la seconda guerra.”
Albano : ” Si, è stato il mio primo viaggio in Albania e devo ancora ringraziare Dino Bashkim che era l’allora Ambasciatore d’Albania a Roma. Mio padre voleva visitare l’Albania prima di morire. Ovviamente mi sono dato da fare immediatamente perché questo avvenisse. Lì in quel periodo c’erano delle leggi un po’ speciali, per questo non permettevano l’accesso in Albania di gruppo di due o tre persone quante eravamo noi ma bisognava aspettare il turno delle 25 persone che potevano entrare una volta al mese e io tutto questo tempo purtroppo non ce l’avevo e quindi mi diedero un permesso speciale. Mio padre lo portai nei luoghi in cui aveva combattuto, però lui mi disse: “Io non ho ammazzato nessuno e al popolo albanese devo anche la vita”.
Infatti si finse ammalato è il popolo albanese in qualche modo lo aiutò. Mi ricordava che mangiava del granturco e stava sempre in retrovia perché lui era un uomo di pace, un pacifista assoluto.
La cosa bella che mi ha detto:” Io non ho ammazzato nessuno in guerra, ma mi stavano ammazzando, però qualcuno più in alto ha detto non è arrivato il tuo turno.”
Che dire è stato un bellissimo viaggio alla scoperta di un popolo, lui è entrato con un infarto in Albania ma non so per quale meraviglioso miracolo se ne è ritornato con tutte le forze che assorbiva ogni volta che faceva un passo, ogni volta che diceva qui c’era un’accampamento, c’era un fiume vicino a Girocastra. Tutte queste forti emozioni hanno fatto del bene a mio padre Carmelo, quindi il suo amore per l’Albania me l’ha trasmesso e io ho cercato di trasmetterlo cantando e declamando questo fattore importante che c’è nell’animo di Albano Carrisi.
È giusto ritornare nella terra che in qualche modo mi ha dato il nome Albano .
Pensavo di averlo ben detto durante il corso di questa intervista ma se non sono stato molto chiaro, ribadisco l’amore di “Albano per l’Albania.”