Il 6 Luglio a Colle Gianturco si è celebrata l’Eucarestia in ricordo di Santa Maria Goretti.
La parrocchia di Santa Maria Pugliano-Paliano il 6 Luglio, come ogni anno, celebra la Santa Messa nell’area antistante la casa dove ha vissuto la giovane Santa.
Questa è un’occasione per ricordare oltre che la figura di quella donna morta troppo presto, anche l’importanza che ha saputo dare negli anni a venire a tutta l’area ciociara e oltre i suoi confini regionali.
Maria Goretti nasce nel 1890 a Corinaldo in provincia di Ancona, da genitori coltivatori diretti. Nel ’96 si trasferisce a Poliano nel Lazio e dopo due anni andrà con tutta la famiglia in una Locale a Latina. Fin dai primissimi anni di vita è costretta a lavorare con i genitori e i fratelli nei campi per potersi sfamare e sopportare una condizione di povertà quasi estrema. Non ci sono altre notizie rilevanti riguardo la sua vita perché morì a soli 11 anni, assassinata dopo un tentativo di stupro da parte di un suo conoscente stretto.
Molti anni dopo la sua morte è stata proclamata prima Beata e dopo Santa. La Parrocchia di Santa Maria Pugliano-Puliano ogni anno celebra una messa in suo onore presso quella che fu la sua abitazione, ormai completamente abbandonata e preda della natura carnivora. La comunità locale ritiene quasi oltraggioso che un posto di culto simile possa versare in quelle condizioni andando ad intaccare la dignità di una donna che è stata il simbolo della lotta femminile per molte generazioni, e simbolo del perdono avendolo donato pochi attimi prima di morire al suo assassino.
Già nel 1966 Don Giovanni Trusina aveva denunciato lo stato di abbandono di quel luogo sacro ma in questi 60 anni le politiche locali se ne sono sempre disinteressate.
Ecco che allora la Parrocchia di Santa Maria Pugliano-Paliano sta portando avanti varie iniziative per far conoscere ancora di più questo luogo e far comprendere alle istituzioni quanto questa risorsa valga sia per i valori cristiani e sia per il turismo che aiuterebbe e non poco la crescita territoriale. Un luogo di culto che lo è sempre stato anche se mai fisicamente, che può attrarre centinaia e centinaia di turisti per aiutare a promuovere Colle Gianturco e l’intero territorio di Paliano.
Gerardo O. Merlino