Siamo sempre nel secolo XIX°, la nostra soffitta di libri è pregna di una cultura che vorremo espandere come novello virgulto  nel tempo presente

Ma usiamo la rete per dare ai nostri autori il giusto prestigio, come  Charlotte Brontë che nasce il 1816 e muore nel 1855, a soli 39 anni.

Oggi è anche possibile avere un bamboccione disoccupato a questa età. Nell’ottocento, e in quello inglese abbiamo tre sorelle che amano scrivere anche se la maggiore, Charlotte, attraverserà i secoli fino a noi.

La vita è quella austera della famiglia di un pastore protestante di origine irlandese, tuttavia l’infanzia scorre nella casa di un padre che ha una grande passione per la letteratura ed è già autore di diversi poemetti a carattere religioso e politico.

Quindi emulazione e confronto porteranno dentro il cuore l’amore per la scrittura, che resta latente anche quando nel 1824 Charlotte, assieme alle due sorelle maggiori, Maria ed Elizabeth ed alla sorella minore, Emily, viene iscritta alla Clergy Daughter’s School di Cowan Bridge nel Lancashire, una scuola per figlie di ecclesiastici.

Una scuola terribile che riemergerà nel romanzo Jane Eyre, così come l’esperienza di governante presso alcune famiglie.

Dopo alterne vicende il romanzo Jane Eyre, esce nel 1847, e in quegli anni tutte le sorelle Brontë pubblicano.

Nel giugno 1854, dopo tensioni con il padre, Charlotte sposa il reverendo Nicholls. La felicità conquistata durerà poco poiché la donna si spegnerà l’anno seguente, in attesa di un figlio.

Curiosità: la nostra pubblicò con uno pseudonimo, Currer Bell. Le sue opere furono considerate rozze dai critici. Ci fu molta controversia su chi realmente fosse Currer Bell, e se si trattasse di un uomo o una donna. E forse il maschilista sospetto che fosse una donna ha drenato il giudizio.

Il racconto è scritto in forma autobiografica, con la protagonista, Jane Eyre appunto, che si rivolge in modo diretto al “lettore”; lo stile presenta aspetti puntualmente descrittivi dell’ambiente e dei personaggi, insieme all’approfondimento dell’evoluzione della protagonista dal punto di vista emotivo, morale e sentimentale.

Si parte dall’infanzia, una bambina orfana che viene accolta presso i parenti dopo la morte dei genitori e l’intreccio di vicende interne a una famigli ostile, promesse sul letto di morte, l’adolescenza, amicizie, amori. Si respira la morale vittoriana, ci sono tutti gli ingredienti di una storia d’azione con contraccolpi scenici

Qui leggi il libro.

La Rete

Un vecchio film RAi del 1957 Jane Eyre di Charlotte Bronte -con Ilaria Occhini , Lydia Alfonsi, Wanda Capodaglio, Raf Vallone,

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Il film del 1971

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