I soldi per il Ponte sullo Stretto per risolvere la crisi idrica in Sicilia? Salvini: “Una cosa non esclude l’altra”
Il dibattito alla Camera. Il M5S chiede fondi per il risanamento della rete. Il Ministro risponde: “sono 50 anni che i siciliani si sentono dire non spendiamo i soldi per il ponte perché prima bisogna fare tutto il resto”
ROMA – Spostare una parte delle risorse destinate alla realizzazione del Ponte sullo Stretto al risanamento e ammodernamento della rete idrica siciliana, con l’obiettivo di garantire un servizio idrico efficiente e di qualità ai cittadini. Lo chiedono i deputati del M5S Daniela Morfino, Sergio Costa, Ilaria Fontana, Davide Aiello, Luciano Cantone, Ida Carmina, Valentina D’Orso, Filippo Scerra, Angela Raffa e Patty L’Abate, che su questo hanno chiamato a rispondere il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
“La grave carenza della gestione del servizio idrico integrato in Sicilia – hanno denunciato i deputati- è confermata dall’avvio di diverse procedure di infrazione” e quindi “appare evidente l’esigenza di garantire una corretta ed efficiente gestione del ciclo delle acque in Sicilia, sia attraverso il miglioramento della governance che si è rivelata pressoché fallimentare negli ultimi decenni, sia attraverso l’appostamento delle risorse per realizzare le infrastrutture necessarie per assicurare un’adeguata fornitura di acqua a tutti i cittadini siciliani, tenuto conto dell’ingente quantità di fondi pubblici destinata alla costruzione di un’opera infrastrutturale come il ponte sullo Stretto di Messina, il cui costo supera gli 11 miliardi di euro, di cui 2,3 a carico del Fondo sviluppo e coesione e pertanto sottratti a Sicilia e Calabria”.
Sul tema il ministro Salvini ha spiegato che “una cosa non esclude l’altra, sono 50 anni che i siciliani si sentono dire non spendiamo i soldi per il ponte perché prima bisogna fare tutto il resto, da 50 anni i siciliani non hanno il ponte e non hanno tutto il resto”.
Quello che il governo non comprende è che tali criticità non si risolvono con un miliardino qui e uno là solo a parole”.
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