Oggi intervistiamo una persona di alto profilo affrontando con lui, grazie alla sua esperienza un argomento delicatissimo per i giorni nostri, ovvero cercheremo di comprendere la sua personale visione sull’intelligenza artificiale e sulle applicazioni che il nostro ospite vede con il miglior impatto nel suo mondo lavorativo, un mondo che tocca la vita di ognuno di noi: la finanza.
Prima di passare alle domande vi svelo chi è il nostro uomo e quanto è importante la sua esperienza maturata in grandi gruppi come Unicredit e Generali e banche d’affari.
Abbiamo il piacere di intervistare Alan Marchesi, oggi titolare della Marchesi & Partners, esperto in ambito finanziario nell’accezione più ampia del termine.
Quale è il suo parere in generale sull’intelligenza artificiale?
Guardi, a me piace essere concreto e pragmatico, quindi le rispondo con un paragone, una traslazione:
L’intelligenza artificiale genera parametri completamenti nuovi, parlare oggi di AI ha lo stesso peso di una discussione sui sistemi iOS e Android nel 1983: Abbiamo davanti praterie infinite, non si riesce a definire un confine. Lei avrebbe mai pensato di fare quello che oggi fa con uno smartphone nel 1983? E se qualcuno glielo avesse raccontato gli avrebbe creduto?
Bene, vedo che fin dalla prima domanda siamo entrati in profondità nell’argomento e la sua
personalità è davvero interessante! Torniamo alle domande… Nel suo settore dove vede un netto miglioramento delle performances mediante l’utilizzo dell’AI?
Sicuramente le applicazioni che ad oggi possono beneficiarne in maniera significativa sono quelle relative all’analisi dei big data, automatizzando le attività successive, migliorando quindi i processi decisionali e ottimizzando le tempistiche, ottenendo un modello di risk management molto più efficiente.
La nostra mission, in questo momento, è quella di capire quali possono essere i migliori punti di contatto tra il mondo dell’AI e quello della finanza: Un binomio che ritengo ci possa regalare grandi soddisfazioni, un binomio vincente del quale non potremo più fare a meno!
Ma oggi dove si registrano le migliori applicazioni?
L’intelligenza Artificiale, applicata alla finanza si riferisce all’applicazione di una serie di tecnologie, nello specifico di algoritmi (machine learning), in ambito finanziario: Consente quindi di migliorare efficienza, accuratezza e velocità di processo nell’ambito di analisi dati, tendenze/previsioni, gestione degli investimenti/rischio, rilevamento frodi, servizio clienti ed altro ancora.
L’AI sta modernizzando il settore finanziario automatizzando ed implementando i processi bancari tradizionalmente manuali.
Prima ci parlava di impossibilità nello stabilire dei confini, ci può dire cosa prevede in tempi rapidi, con un orizzonte a medio termine?
Non sono certo in grado di predire il futuro, sicuramente posso anticipare che dal mio punto di vista ci saranno delle fasi, come Basilea 2,3…, si sono succedute fasi di cambiamento, anche radicale: Bisogna tenere presente che sarà uno sviluppo che dovrà necessariamente essere normato, quindi lo sviluppo lo vedremo di volta in volta in base agli accordi internazionali e all’attività del legislatore augurandoci che si riesca a tenere il medesimo passo, data la crescita esponenziale del suo utilizzo.
Un suo parere da regalare ai lettori. Dove vede il limite dell’AI? O meglio, pensa sia necessario un controllo?
Domanda delicatissima, ma capisco il problema e anche l’apprensione.
Certamente è una primaria necessità, avere un controllo dei sistemi di controllo controllati da Controllori:
Gioco di parole ma rende l’idea.
Ultima domanda, magari per far capire anche ai nostri lettori che futuro ci attende: L’intelligenza Artificiale operativa in quali settori la troveremo maggiormente? E in quali sarà più performante?
Sicuramente Bancario, Retail, Risk, Assicurativo, Sanitario, Immobiliare. Dimenticavo…sentimentale
(sorride).
Sentimentale? Quindi? Cosa intende?
Non innamorarsi mai di nulla o innamorarsi poco. È Rischioso! (Sorride ancora…)
L’intelligenza artificiale va fatta lavorare dove passa il denaro. Lui va controllato, anche quando fa finta di dormire. E oggi L’IA veglia.