di Antonio Simondi
Le elezioni Europee che vedranno milioni di cittadini degli stati europei andare al voto stanno per arrivare è in gioco il futuro dell’Europa per gli anni avvenire, tra tensioni geopolitiche con le guerre in Ucraina e in Medioriente che destano preoccupazioni, in una situazione dove la diplomazia è assente praticamente ferma, di politici ed ex presidenti che potrebbero svolgere un ruolo importante di diplomazia ci sono, in Italia e negli altri stati, ma sembra che non ci sia la volontà di proseguire la via della pace.
Con la guerra in Ucraina un ruolo importante lo ha la difesa dei confini in particolare per gli stati baltici, la Finlandia e la Svezia. Politica estera e di difesa, non può non mancare la politica economica, dalla crisi energetica, del gas, dei combustibili si dovrà cercare di arrivare ad essere autosufficienti, sarà una sfida complicata, come quella del controllo dell’immigrazione, servirà maggiore cooperazione tra tutti gli stati europei e bisognerà ampliare i progetti e gli investimenti negli stati africani, un esempio è rappresentato dal piano Mattei promosso dal Governo Meloni, o si rischia di lasciare la ricchezza culturale dell’Africa alla Russia e alla Cina. Il futuro dunque è nelle nostre mani, l’Europa intera saprà stare al passo con i tempi? Serve una maggiore Europa che consideri “tutti” gli Stati e non i singoli stati, lo vedremo dopo l’8 e il 9 giugno.
di Antonio Simondi