C’è ancora domani, film del 2023 diretto e interpretato da Paola Cortellesi, al suo esordio ha conquistato pubblico e critica, diventando un vero e proprio fenomeno del cinema italiano. Ambientato nella Roma del 1946, il film racconta la storia di Delia, una donna che lotta per superare le difficoltà del dopoguerra.
La pellicola dipinge un quadro vivido e realistico della Roma del dopoguerra, mostrando la dura realtà della povertà, della fame e delle macerie ancora visibili. Nonostante le difficoltà, emerge anche un forte senso di speranza e di attesa per un futuro migliore. In questo contesto, il film inserisce con delicatezza il tema del diritto di voto alle donne, ottenuto proprio nel 1946. L’acquisizione del suffragio femminile rappresentò un punto di svolta fondamentale per l’Italia, segnando un passo decisivo verso una maggiore uguaglianza di genere e una società più giusta e inclusiva. Le donne, dopo aver attivamente contribuito alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, ottennero finalmente il riconoscimento politico e la possibilità di partecipare alla vita democratica del paese. In Italia, il diritto di voto alle donne è stato ottenuto attraverso un lungo percorso storico, con diverse tappe legislative.
31 gennaio 1945, con il Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 23, emanato dal Governo Bonomi, è riconosciuto alle donne il diritto di voto per le elezioni amministrative e politiche, a patto che abbiano compiuto ventuno anni.
10 marzo 1946, il Decreto Luogotenenziale n. 153 abbassa l’età minima per il voto alle donne a venticinque anni e stabilisce che possano anche essere elette.
2 giugno 1946, le donne italiane votano per la prima volta in occasione del referendum istituzionale e delle elezioni per l’Assemblea Costituente.
27 gennaio 1948, entra in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana, che all’articolo cinquantuno sancisce il diritto di voto e di elettorato attivo e passivo per tutti i cittadini e le cittadine, senza distinzione di sesso.
La Costituzione entrata in vigore nel 1948 sancisce l’uguaglianza di diritti tra uomini e donne in tutti i campi, compreso quello politico.
28 maggio 1952, è approvata la Legge n. 392, che introduce il diritto di voto alle donne per le elezioni comunali e provinciali.
1963, le donne conquistano il diritto di voto per le elezioni europee.
È importante sottolineare che il percorso per il suffragio femminile in Italia è stato caratterizzato da un forte impegno da parte delle donne, che si sono organizzate in movimenti e associazioni per rivendicare i propri diritti. Tra le figure più importanti ricordiamo Anna Maria Mozzoni, Sibilla Aleramo, Teresa Labriola e Linda Malnati.
Oltre alle leggi citate, ci sono stati molti altri provvedimenti che hanno contribuito all’affermazione del diritto di voto alle donne in Italia. Ad esempio, nel 1906 fu approvata la legge che concedeva alle donne la possibilità di iscriversi all’università, e nel 1919 fu riconosciuto loro il diritto di svolgere professioni pubbliche.
Il diritto di voto alle donne è stato una conquista fondamentale per la democrazia italiana e ha rappresentato un passo decisivo verso la parità di genere. Ancora oggi, però, la strada verso la piena uguaglianza è lunga e ci sono ancora molte sfide da affrontare.
L’ottenimento del suffragio femminile rappresentò un passo fondamentale verso una società più democratica e giusta, e il film coglie appieno il significato di questo evento storico, inserendolo nel contesto della difficile realtà del dopoguerra italiano.
“C’è ancora domani” non si focalizza unicamente sul tema del suffragio femminile, ma ne sottolinea comunque l’importanza e il valore simbolico. La storia di Delia, con la sua forza, la sua resilienza e il suo desiderio di riscatto, rappresenta un omaggio a tutte le donne che hanno lottato per i propri diritti e per costruire un futuro migliore.
Il film ha ottenuto un grande successo al botteghino, incassando oltre 44 milioni di euro, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui cinque David di Donatello e due Nastri d’Argento. La critica ha elogiato la magistrale interpretazione di Paola Cortellesi, la regia sensibile e toccante, la storia commovente e la fotografia in bianco e nero evocativa.
“C’è ancora domani” è un film dalle interpretazioni intense e dalla grande maestria cinematografica, un’ode al coraggio femminile e alla speranza per il futuro, celebra la forza delle donne e il potere del voto come strumento di cambiamento.