Di Letizia Ceroni
Parliamo un po’ di scie chimiche cercando solo di fare un’analisi razionale, lasciando da parte le teorie complottistiche e il fiume di parole sull’argomento.
Cielo azzurro, limpido, puoi respirare a pieni polmoni la visione di quello spazio immenso ma, ora non sempre è così.
Passano gli aerei e lasciano la loro sistematica tela di ragno fatta di scie chimiche, si intrecciano, si espandono e il cielo diventa velato, il sole dà una luce strana, malata, l’aria che prima era fresca e pulita, diventa afa, una cappa opprimente sembra scendere da quel cielo e ti dà una sensazione di malessere.
Quello che mi chiedo è perchè?
Da bambina abitavo a pochi chilometri da Cameri e anche l’aeroporto della Malpensa non era lontanissimo, di conseguenza, eravamo abituati a vedere aerei sia civili che militari, a volte questi ultimi oltrepassavano la barriera del suono e il botto ti faceva saltare ma, le uniche scie che lasciavano erano quelle di condensa, quindi, le so riconoscere benissimo.
Le scie vengono fatte in modo sistematico, gli aerei vanno avanti e indietro formando una griglia e, a meno che i piloti non decidano la mattina di salire sull’aereo e, così per passare il tempo, andare su e giù per il cielo a farsi una partita a “tris” e che abbiano carburante in eccesso tanto da sprecarlo in questo strano giochetto, un motivo per farle e in un modo così preciso, ci deve pur essere.
Non voglio entrare nelle motivazioni che del resto non sapremo mai, ma, se sei abituato a osservare e pensare qualche domandina te la poni.
Di una cosa sono certa, che tutto ciò che si trova in alto, è destinato a scendere e le leggi della fisica non le ho fatte io.
Dunque, ad un certo punto, scendono.
Scendono sulla terra, sulle piante , nell’acqua e sulle nostre teste ed è perfettamente inutile affermare che sono innocue, non sono naturali e ciò può bastare per poter avere qualche dubbio.
Fior di scienziati affermano con certezza che sono semplici scie di condensa, semplice vapore acqueo, chi pensa il contrario è un emerito ignorante, un fanatico del complotto ma allora, perché non le ho mai viste così? Possibile che gli aerei del passato non emettevano tutta questa fumina mentre adesso che sono tecnologicamente avanzati ne buttano fuori peggio di una locomotiva? Una scia di condensa è una scia di condensa, non cambia nell’arco del tempo se prima era corta e si dissolveva in breve tempo senza espandersi velando il cielo, anche ora dovrebbe essere così, mi spiace ma, in un mondo dove si nega troppo spesso l’evidenza dei fatti, non la bevo.
Le motivazioni non mi interessano e, del resto, se mi interessassero la cosa non farebbe nessuna differenza, quello che mi interessa è che ci rubano il blu di un cielo terso…anche se troppi non lo guardano più.
Cielo azzurro, limpido, puoi respirare a pieni polmoni la visione di quello spazio immenso ma, ora non sempre è così.
Passano gli aerei e lasciano la loro sistematica tela di ragno fatta di scie chimiche, si intrecciano, si espandono e il cielo diventa velato, il sole dà una luce strana, malata, l’aria che prima era fresca e pulita, diventa afa, una cappa opprimente sembra scendere da quel cielo e ti dà una sensazione di malessere.
Quello che mi chiedo è perchè?
Da bambina abitavo a pochi chilometri da Cameri e anche l’aeroporto della Malpensa non era lontanissimo, di conseguenza, eravamo abituati a vedere aerei sia civili che militari, a volte questi ultimi oltrepassavano la barriera del suono e il botto ti faceva saltare ma, le uniche scie che lasciavano erano quelle di condensa, quindi, le so riconoscere benissimo.
Le scie vengono fatte in modo sistematico, gli aerei vanno avanti e indietro formando una griglia e, a meno che i piloti non decidano la mattina di salire sull’aereo e, così per passare il tempo, andare su e giù per il cielo a farsi una partita a “tris” e che abbiano carburante in eccesso tanto da sprecarlo in questo strano giochetto, un motivo per farle e in un modo così preciso, ci deve pur essere.
Non voglio entrare nelle motivazioni che del resto non sapremo mai, ma, se sei abituato a osservare e pensare qualche domandina te la poni.
Di una cosa sono certa, che tutto ciò che si trova in alto, è destinato a scendere e le leggi della fisica non le ho fatte io.
Dunque, ad un certo punto, scendono.
Scendono sulla terra, sulle piante , nell’acqua e sulle nostre teste ed è perfettamente inutile affermare che sono innocue, non sono naturali e ciò può bastare per poter avere qualche dubbio.
Fior di scienziati affermano con certezza che sono semplici scie di condensa, semplice vapore acqueo, chi pensa il contrario è un emerito ignorante, un fanatico del complotto ma allora, perché non le ho mai viste così? Possibile che gli aerei del passato non emettevano tutta questa fumina mentre adesso che sono tecnologicamente avanzati ne buttano fuori peggio di una locomotiva? Una scia di condensa è una scia di condensa, non cambia nell’arco del tempo se prima era corta e si dissolveva in breve tempo senza espandersi velando il cielo, anche ora dovrebbe essere così, mi spiace ma, in un mondo dove si nega troppo spesso l’evidenza dei fatti, non la bevo.
Le motivazioni non mi interessano e, del resto, se mi interessassero la cosa non farebbe nessuna differenza, quello che mi interessa è che ci rubano il blu di un cielo terso…anche se troppi non lo guardano più.