La Puglia, non è retorico definirla un susseguirsi di coste scolpite dal vento e dal tempo, con acque turchesi e cristalline, un alternarsi di olivi secolari, radici del tempo, e frutteti tra le cui ombre il sole sussurra al riparo dai calori estivi. Da domani inizierà la fase pilota per il CIN.
Barocco e romanico in un abbraccio tra vicoli stretti e chiese, città di pietra dove ad ogni passo si rivela una ricca storia ancora in parte avvolta di mistero e suggestione, come i castelli antichi baluardi e i mosaici delle cattedrali, le chiese dei templari e il maniero di Federico l’imperatore tedesco. Attrattive turistiche disseminate e affiancate sempre più da strutture per la ricezione turistica.
Per tali strutture ricettive e per gli immobili destinati alle locazioni brevi, gestiti da parte di persone fisiche/giuridiche sia in modalità imprenditoriale che non imprenditoriale, sarà istituita presso il Ministero del Turismo la Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR). Avrà lo scopo di raccogliere e indicizzare le informazioni per ogni singola unità ricettiva, con un codice identificativo univoco che dovrà accompagnare ogni pubblicazione relativa all’offerta e alla promozione di servizi turistici, in qualsiasi forma.
Pertanto le Regioni dovranno trasmettere tutte le informazioni attualmente in loro possesso per le strutture dotate di codice identificativo regionale, che saranno così aggregate a livello nazionale per implementare tale Banca Dati Nazionale e poter attivare il Codice Identificativo Nazionale (CIN). Nel caso in cui non vi siano leggi regionali per il CIR o per una banca dati regionale, sarà possibile per il titolare l’inserimento exnovo della struttura ricettiva tramite SPID.
Il provvedimento per il CIN dovrebbe essere pubblicato il primo settembre prossimo e entro i sessanta giorni successivi entrerà in vigore il nuovo sistema che consentirà anche l’emersione dal sommerso, obbligando anche ad esporre il CIN con una targa all’esterno delle strutture.
Nel frattempo vi sarà una fase pilota, sperimentale, per lo sviluppo del modello di interoperabilità delle piattaforme regionali con la nuova banca dati nazionale, che prenderà avvio dalla Regione Puglia già dalle 9 di domani, in seguito saranno comunicate le attivazioni per le altre regioni e per le province autonome, per la copertura dell’intero territorio nazionale.
Obiettivo la tutela dei consumatori, la trasparenza nel mercato, nel frattempo l’intera procedura di avvio sperimentale, in Puglia, sarà supportata dall’Agenzia Pugliapromozione e dal Ministero. Per le 51mila strutture già registrate in regione, più di mille alberghi, 9mila strutture extra alberghiere e circa 40mila locazioni turistiche già rilevate con un codice identificativo di struttura CIS, vi sarà la possibilità di richiedere il CIN attraverso la BDSR. Accedendo tramite SPID alla piattaforma del Ministero ogni operatore turistico potrà verificare i dati presenti se già inseriti nel sistema regionale, quindi eventualmente integrarli e ottenere il CIN.
La fase sanzionatoria avrà luogo dal primo novembre. Tuttavia come comunicato dal Ministero del Turismo la procedura telematica di assegnazione del CIN, non è ancora entrata in esercizio.
“Il Ministero sta operando al fine di dare attuazione a quanto previsto dalla nuova normativa e ne darà comunicazione con Avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero del turismo.”
Per le altre regioni, nelle more della attuazione della norma “i titolari delle strutture ricettive e i locatori di unità immobiliari per finalità turistiche o di immobili in locazione breve sono tenuti a rispettare le normative regionali attualmente vigenti e, pertanto, a continuare ad utilizzare il Codice regionale o provinciale, laddove previsto nonché, nel caso di nuove strutture o di nuove attività di locazione, a richiedere l’assegnazione dello stesso all’ente territoriale di competenza.”
Aggiungiamo, inoltre, che i nuovi obblighi di legge, tra gli altri, prevedono il rispetto dei requisiti di sicurezza. In particolare, occorre dotarsi di Dispositivi di rilevazione di gas e monossido di carbonio garantendo che siano funzionanti, quindi di Estintori accessibili e ben visibili per ogni piano e uno ogni 200 mq dell’immobile.
La norma non si limita alle attività gestite in forma imprenditoriale, ma menziona “In ogni caso, tutte le unità immobiliari” per tali dispositivi. Quindi, anche i privati che affittano per brevi periodi, non necessariamente in forma imprenditoriale, devono provvedere a dotare i loro immobili dei dispositivi di sicurezza “da ubicare in posizioni accessibili e visibili, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo”.
La Puglia continuerà ad accogliere ogni viaggiatore, ogni straniero, perpetuando la sua arte antica dell’ospitalità, certo si ha la sensazione talvolta che il tempo si sia magicamente fermato tra pietre, sole, mare e ulivi, ma permane sempre l’accoglienza calorosa e cordiale, e l’intento di ottemperare agli obblighi normativi.
CHIARIMENTI SULLA PROCEDURA TELEMATICA DI ASSEGNAZIONE DEL CIN