In Spagna il Parlamento ha approvato questo giovedì in via definitiva la legge sull’amnistia, con l’appoggio del PSOE e del blocco dei suoi partner d’investitura, e il rifiuto di PP, Vox e UPN, in una sessione molto furibonda, interrotta per alcuni minuti a causa delle proteste di diversi deputati. Il testo della legge è stato approvato con una votazione in appello con 177 sì, 172 contrari e nessuna astensione. La “Legge organica di amnistia per la normalizzazione istituzionale, politica e sociale della Catalogna” è nata dai patti che il PSOE ha siglato con ERC e Junts in cambio dell’appoggio degli indipendentisti per l’investitura del presidente del governo, Pedro Sánchez.
Spagna: approva amnistia per i separatisti catalani
Sei mesi dopo essere stata depositata alla Camera dei Deputati dal gruppo socialista, la legge, che è stato uno degli accordi che Pedro Sánchez ha concluso con l’ERC e Junts per ottenere il loro sostegno nell’investitura, prevede l’amnistia per tutte le persone perseguite dal processo. Con la sua approvazione, la legislazione è ora nelle mani dei giudici, che avranno il compito di applicarla e risolvere ogni caso che si presenta entro un periodo di due mesi. Tuttavia, il PP sta già preparando le modalità per tentare di rovesciarla, compreso un ricorso alla Corte Costituzionale. Con la legge sull’amnistia vengono annullate le condanne degli indipendentisti che hanno partecipato al processo e i processi giudiziari pendenti e cancellati tutti i loro crimini e casi giudiziari. Non si conosce il numero esatto delle persone che potranno beneficiare della legge sull’amnistia, poiché il governo stima in 372 persone, tra cui ex funzionari governativi di Barcellona, cittadini medi che hanno partecipato al tentativo di secessione o alle proteste e alcuni agenti di polizia coinvolti nella repressione di un referendum illegale sull’indipendenza tenuto dal governo di Puigdemont, nonchè diverse organizzazioni catalane, come Òmnium Cultural. L’amnistia potrebbe avvantaggiare quindi anche l’ex presidente regionale catalano Carles Puigdemont, rifugiatosi in Belgio dopo essere fuggito dal suo paese in seguito al fallito tentativo di secessione da lui guidato.