L’evento è stato organizzato su iniziativa del senatore Ignazio Zullo, membro della decima Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato
Autore: Marco Melli
ROMA – Riflettere sulle sfide etiche che l’intelligenza artificiale pone alla nostra società e su come queste possono essere indirizzate verso uno sviluppo più umanistico e inclusivo.
È questo il tema centrale della conferenza ‘Intelligenza Artificiale ed Etica: la Società Digitale va verso un Nuovo Umanesimo?’, che si è tenuta oggi nella sala ‘Caduti di Nassirya’ al Senato.
L’evento è stato organizzato su iniziativa del senatore Ignazio Zullo, membro della decima Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale e promotore dell’Intergruppo Malattie Autoimmuni.
All’evento sono intervenuti Antonino Giannone, autore del libro ‘Umanesimo Digitale’, Fabio Righi, Segretario di Stato di San Marino e Ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato, Ubaldo Livolsi, CEO di Livolsi&Partners, Raimondo Grassi, presidente della Holding Tea Aerospace, Guido Perboli, professore ordinario del Politecnico di Torino e presidente del Comitato tecnico dell’Ente nazionale per l’intelligenza artificiale e Don Gianni Fusco, segretario generale UAC (unione apostolica del Clero).
Nel corso dell’incontro, moderato da Angelica Bianco, direttore editoriale Magi, è stato evidenziato come sia fondamentale che il progresso tecnologico venga accompagnato da una riflessione profonda sui suoi impatti sociali e come le innovazioni possano essere guidate in modo che favoriscano un umanesimo rinnovato e responsabile.
“Dobbiamo capire come utilizzare l’innovazione tecnologica- spiega il senatore Zullo- perché può essere sfruttata per il bene o per il male. Ecco perché il governo Meloni sta mettendo in campo un piano di azione per l’intelligenza artificiale (IA), che sarà argomento del G7 che si svolgerà in Puglia.
Alla regolamentazione dell’IA devono aderire tutti i paesi, affinché non venga utilizzata per scopi opportunistici o fraudolenti”.
Per il professore Giannone le criticità maggiori dell’IA “sono legate a chatgpt che va a erodere il pensiero umano, perché più umanizziamo la macchina intelligente e più disumanizziamo l’uomo.
Così facendo, le nuove generazioni rischiano di non saper più scrivere un tema o sviluppare un pensiero”.
Il Segretario di Stato di San Marino è convinto che “dobbiamo concentrarci a riscoprire i valori che possano portare l’uomo al centro dell’utilizzo delle nuove tecnologie che solo così diventerà uno strumento a vantaggio dell’uomo”.
Dello stesso parere il professore Perboli, per il quale l’IA deve essere a supporto della società, non deve andare a sostituire le persone e deve aiutare la società a progredire, senza lasciare nessuno indietro”.
Don Gianni Fusco ha ricordato le parole di papa Francesco che recentemente ha auspicato “modelli di regolamentazione etica per arginare i risvolti dannosi e discriminatori, socialmente ingiusti, dei sistemi di intelligenza artificiale” e di “adottare un trattato internazionale vincolante, che regoli lo sviluppo e l’uso dell’IA nelle sue molteplici forme”, combattendo inoltre il “problema della disinformazione che stiamo affrontando da anni nella fattispecie delle fake news e che oggi si avvale del deep fake, cioè della creazione e diffusione di immagini che sembrano perfettamente verosimili ma sono false”.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it