Nel corso di questo anno ricorrono i 50 anni di un’impresa editoriale tra le più longeve in Italia: Il Biscegliese, il più antico mensile indipendente in Puglia, fondato da Pietro Rana nel 1974. Il figlio ing. Diego Rana ne ha raccolto l’eredità in qualità di editore.
Oggi presso il cinema Politeama a Bisceglie si è svolta una festa per tale cinquantesimo, con il patrocinio del comune stesso di Bisceglie, ispiratore il dott. Tommaso Fontana attuale direttore de Il Biscegliese.
L’evento è consistito in un concerto al mattino eseguito dall’orchestra “Red Shoes Women” diretta dal maestro Dominga Damato, con la partecipazione straordinaria della cantante Enza Parenza, presentato dalla brillante giornalista Annamaria Natalicchio. Eseguiti grandi classici dal repertorio nazionale e da quello internazionale, tra i grandi applausi del pubblico.
All’ingresso è stato distribuito un annullo filatelico celebrativo dell’evento, con bozzetto realizzato dal dott. Gianfranco Todisco, insieme al libro “50 anni con il Biscegliese”.
Come riportato nel libro, la scelta del nome della testata, nel 1974, si deve al prof. Mario Cosmai, già dedito alla storia locale, all’enigmistica e alla linguistica, quindi tra più opzioni scelse senza esitare il nome “Il Biscegliese”. Il professore, scomparso circa 22 anni fa, era fermamente convinto, insieme ai suoi colleghi e collaboratori, di quanto fosse importante una testata mensile, indipendente, nella sua città.
Come affermava il suo amico e corrispondente Umberto Eco “la lettura è una immortalità all’indietro”. Ognuno di noi leggendo quanto scritto sul passato ha la possibilità di viverlo anche a distanza di tempo, e ovviamente chi scrive il presente ha un’immortalità in avanti, nel futuro, tra i lettori delle generazioni a venire.
Nel corso dell’evento il dottor Fontana ha rammentato ai presenti come il giornale cartaceo, sin dalla sua fondazione, abbia “creato” la storia della città, mantenendo il suo scopo di essere il mezzo per tramandare il presente al futuro. Ha ringraziato Diego Rana, il figlio del fondatore, presente in sala, per l’idea editoriale a cui la famiglia Rana è rimasta fedele nei decenni. Quindi ha descritto il suo libro “50 anni con il Biscegliese”, una sua presentazione della storia de Il Biscegliese, redatto dal professore con i contributi dei redattori odierni del giornale.
Il libro ripercorre i 50 anni di storia locale, rammentando gli articoli pubblicati che puntualmente hanno raccontato le vicende che hanno interessato la ricca storia della città di Bisceglie in questi cinque decenni, che ne hanno descritto la cultura e la politica locale, come ha ricordato anche l’ex sindaco Cozzoli intervenuto a raccontare le prime uscite del giornale durante il suo mandato, in quel non tanto lontano 1974.
Per il prof. Fontana la scelta della musica per festeggiare l’evento è dettata dalla considerazione che la musica è un po’ la somma della cultura, i valenti artisti che si sono esibiti, per la maggior parte donne, sono eccellenti rappresentati della cultura musicale locale e pugliese, quella cultura inclusa e fagocitata ogni mese nelle uscite del giornale. Rammentiamo come un giornale crei e celebri la cultura allo stesso tempo.
Un grazie dal sindaco Angelantonio Angarano a tutti gli editori e ai redattori, ai collaboratori del giornale, per il loro contributo passato e attuale alla crescita culturale e sociale della località, pertanto anche a quelli che non sono più presenti ma sono rammentati nei lunghi elenchi del libro e nei pezzi riportati, e i cui nomi sono stati evocati in parte nel corso dell’evento, rinviando alla piacevole lettura del libro per una maggiore esaustività dei ricordi.
Il Biscegliese è stato definito, dalla giornalista presentatrice Annamaria Natalicchio, come un importante patrimonio culturale dal punto di vista storiografico per le nuove generazioni, quindi ha invitato sul proscenio il presidente dell’ordine dei giornalisti pugliese Pietro Ricci che, con trasparente amorevolezza, percepita e applaudita da tutti i presenti, ha descritto ogni giornale come Uno specchio.
La frase ci fa rammentare un commento ad una presentazione di libri, tra cui anche quelli del prof. Mario Cosmai, in una delle primissime vendite di libri nel borgo antico biscegliese: Gli scritti sono lo specchio della civiltà di un popolo. Pertanto possono essere sia cartacei sia digitali, ma la loro funzione è immutata.
Pietro Ricci ha rammentato che il giornalismo del futuro per sopravvivere deve investire sul giornalismo di prossimità, solo così uscirà indenne dalle intemperie causate da internet, dai social, per evitare di lasciare sguarniti i nostri territori. Per il presidente Ricci un qualsiasi giornale, in qualsiasi formato, è un prezioso specchio, in cui uno si osserva e valuta le “sistemazioni occorrenti”. Chi ama il proprio territorio, secondo l’osservatorio del presidente dell’ordine dei giornalisti, o diventa giornalista o politico, pertanto per fare un giornale occorre essere innamorati del proprio territorio e lo specchio in cui riflettersi è fondamentale, come “presidio di democrazia locale“.
Pietro Ricci ha quindi riportato con devozione un tributo al giornalista Fava ucciso dalla mafia, agli altri giornalisti vittime del terrorismo, rosso o nero, e a chiunque abbia dato dato la vita per il giornalismo, offrendo al pubblico uno degli editoriali di Fava: Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili. pretende il funzionamento dei servizi sociali. Tiene continuamente in allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo”.
Quindi ha aggiunto una importante raccomandazione per non dimenticare i giovani, perché il giornalismo, “informazione di qualità”, possa sempre raggiungerli.
Tra i presenti sul proscenio, tra le altre figure note locali, la direttrice della Azienda Sanitaria Locale della provincia BAT dott.ssa Tiziana di Matteo e il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Bisceglie la dott.ssa Pierangela Nardella. Infine, dopo i saluti di commiato ai presenti invitati ad intervenire con i loro preziosi contributi, l’arrivederci dell’orchestra che presto si esibirà nuovamente a Bisceglie a fine giugno, in un evento presso Universo Salute – Opera Don Uva .