Cari amici miei affezionati 25 lettori come usava dire il Manzoni perché questa apertura di titolo per una autonomia differenziata?
Anzitutto perché tale legislazione come concetto risale all’epoca in cui un Italia non c’erano i bar ma ci si ritrovava convivialmente nelle osterie o mescite di vino anche per praticare il gioco della dama mentre gli scacchi erano per una falsa borghesia arricchita. Abbiamo degli scritti ben specificati su questo argomento ma la pacificazione nazionale viene per prima a tutela di tutti. Ecco perché a tale proposito il mio diniego per un tecnicismo che esporrebbe inevitabilmente la mia persona e l’editore ad appoggiarsi ad uno schieramento.
Non costa ovviamente il fatto che attuale governo sia in maggioranza e democraticamente eletto, pertanto, libero di decidere cosa proporre, cosa realizzzre ecc, senza per questo avere sempre il dito contro dagli avversari politici.
Nelle riforme costituzionali però bisogna dare atto anche alla trasversalità o per dirla con sant. Agostino ideatore della semiologia ad una santa chiesa laica. Ovviamente e una mia battuta ma oltre Tevere grazie a Dio fa parte in toto dello Stato Italiano.
Or dunque abbiamo avuto una visuale legislativa che purtroppo non è unica ma riguarda diverse situazioni e tutte vanno a toccare la costituzione. Anni fa ebbi una piacevole discussione telefonica con il dott. Marra segretario del presidente della repubblica napoletano e fu proprio lui a suscitare la mia curiosità intellettuale circa il commento costituzionale del capo commissioni della costituenda costituzione professor. Rubini circa il commento all.art.92 e al caminetto di presidenza in gravi situazioni per la repubblica.
Pertanto facendone memoria tiro ora fuori dal cilindro unica soluzione che non toccando la costituzione risolverebbe problematiche di stabilità di premierà di autonomia differenziata e di quant,altro dico solamente che le soluzioni ci sono e costituzionali ma non so per quale motivo si va sempre a cercare impenetrabile.
Professor Andrea Zallocco