“…Racconto questa vicenda così come verificata sul campo, a memoria di quello che può accadere ad un cittadino – in veste di cittadino semplice – nel marasma dei fondi PNRR….”
Fedora Quattrocchi
Sua Maestà ENEL e i suoi Vassalli nel Maceratese. Un signore elegante si presentò alla porta “a babbo morto”.
Di Mauro Marconi – – in veste di cittadino semplice
La vicenda inizia il 19 settembre 2019, quando il mio povero babbo morì. Circa 4 giorni dopo si presenta a casa (prima periferia del Maceratese zona Nord frazione di Villa Potenza) un signore elegante che a mia mamma ancora sotto shock per il lutto dice: ”…Dobbiamo costruire una Cabina Elettrica nella sua proprietà”.
In serata lo richiamo – in veste di cittadino semplice – e riferisco che siamo contrari ad una “cosa” tanto invasiva improvvisa e soprattutto senza che prima ci spieghino esattamente di che si tratti: il terreno è piccolo (4,5 ettari) siamo tre eredi, più mamma anziana e di sovente questo terreno si allaga come da stampa locale fin dagli anni 2000. Pensavo – in veste di cittadino semplice – allora che si trattasse delle Cabine Enel 3x3x5 che si vedono in giro, ma ahimè, la “cabina ENEL” (come scoprimmo essere la “ditta” di quel signore elegante, ormai di fatto privata e non più del glorioso Stato dei tempi di Enrico Mattei), in questione, è invece un impianto industriale di quasi due ettari, che trasforma la tensione da 132.000 Volts a 20.000 Volts. Nel terreno del mio povero babbo morto da poco. Ma come lo avevano saputo che il nostro “osso duro” della famiglia era morto? Fanno un preliminare studio degli “stakeholders” più deboli o “indeboliti” da lutti, rapine, separazioni, traslochi, bancarotte, aste giudiziarie speculative, prima di bussare alle porte?
Fatta la Successione dopo il funerale di babbo, con tempismo eccezionale arriva la prima raccomandata della Regione Marche, con i dettagli per l’esproprio ed una fredda-secca richiesta di …” ingresso nella proprietà da parte di tecnici…” a breve. Sembrava il film “Amici Miei”, di Mario Monicelli, con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Duilio Del Prete e Adolfo Celi, quando arrivano nel paesino con una chiesetta ed i cittadini affacciati dai balconi e loro, con strumenti alla mano urlano “…teodolite, livella, misurazione… di qui passerà un’autostrada delle ginestre…là ci sarà un mega-svincolo, …segni le case da abbattere… anche la chiesa è sistemata… bisogna provvedere ai futuri sfollati, rancio, e soprattutto ombrelli…. ” .
Col primo avvocato (a mie spese…. improvvise e non previste per una normale famiglia che potrebbe NON avere denaro per legali in un certo momento della propria vita!!!), ci opponemmo subito ad un tale freddo-secco e “lucido” progetto “energetico per il bene di tutti”: si trattava di un progetto che prendeva di fatto la metà della nostra “proprietà Marconi” e all’incirca un’altra metà di pertinenza di cotal vicino di casa – Vissani Lino – che però non abita sempre in zona ma a Tolentino. Coinvolgo – in veste di cittadino semplice – l’intero vicinato e costituiamo un Comitato COSAT – Villa Potenza (COmitato per la Salute Ambiente e Territorio di Villa Potenza) e raccogliamo un centinaio di firme contro la costruzione di questa “cabina ENEL”, che era sllla carta di fatto una vera e propria “centrale”, in questo contesto dove ci sono molte abitazioni e terreno agricolo certificato per restare tali. Lo stesso signore elegante che all’inizio si presentò da mia madre disse che potevano andare da altre parti, quindi ci speravo in un ricollocamento del sito ENEL scelto.
La pratica però và avanti: col secondo Avvocato facciamo “Accesso agli atti”, secondo la famosa legge FOIA che dovrebbe tutelare il cittadino – in veste di cittadino semplice – e scopriamo che l’Enel ha già prodotto tutta la documentazione (sembrerebbe di fatto un copia-incolla di altri progetti ENEL analoghi evidentemente), che solo per leggere tutto ci vollero giorni. Io sono, ribadisco come un mantra, un “cittadino semplice” ed altri cittadini, che si definiscono tali, magati non lo sono e non sanno nemmeno che vuol dire esserlo davvero. Forse sarà colpa mia, ma con gli Avvocati proprio non vado d’accordo (fino a 59 anni non ne avevo mai avuto bisogno): cambio anche il secondo che aveva messo nella relazione una possibile alternativa di posizione dell’opera ENEL, come spostata di soli 30 – 40 metri paradossalmente (evidentemente sarà stato “avvicinato” da interessi NON miei). Si trattò ovvero dell’idea errata – del genio del mio secondo Avvocato – che si trattava di un primo step ri-localizzativo più lontano dalla mia casa – diceva e scriveva in Conferenza dei Servizi – per poi farli allontanare definitivamente, secondo lui. Ed invece era una vera e propria trappola.
Accadde poi un mezzo miracolo, la Provincia di Macerata, a guida di Pettinari Antonio (UDC), con una bella relazione si espresse NEGATIVAMENTE all’opera in tutto il contesto territoriale accanto alla mia casa, per una serie di problematiche ambientali.
Avevo in quel frangente coinvolto il terzo Avvocato, che allocandosi nel ruolo conferito con il suo “personale prestigio”, nonchè con abilità giurisprudenziale (centinaia di migliaia di leggi in Italia, tutte interpretabili, in numero superiore a tutti i Paesi del Mondo!!), mi rassicura che “…abbiamo vinto…”: Enel dovrà “spostarsi”, non dico quanto ho pagato, perché me ne vergogno visto, che gli avvocati italiani – rispetto a noi cittadini semplici – non si vergognano neanche più …
Passa qualche mese e – non sentendo più nulla – vedo sull’Albo Pretorio per constatare paradossalmente che il progetto si ripresentava – a meno di 100 metri da casa mia – esattamente al confine, non più nella mia terra ma interamente sulla proprietà di Vissani Lino, il mio vicino quasi 80 enne e non ivi residente in modo permanente, come invece lo sono io. Non proprio una “scienza” diciamo da queste parti : “…è tutta jentaccia – mi dice -… vengono da me tutti li jorni, …hanno detto che se mi oppongo chiamano i carvigneri…” ! Non so se Vissani poi ha venduto oppure lo hanno espropriato, … l’ultima volta che ci ho parlato (io, mamma e la vicina Sig.ra Foglia Adriana ) era scocciatissimo non vuole più parlarci. Avrà avuto il “suo”.
Nel frattempo in Provincia a Pettinari è subentrato purtroppo il Dottor Parcaroli Sandro (Lega Nord), già Sindaco di Macerata – quindi è sia Sindaco che Presidente di Provincia! Alla seconda Conferenza dei Servizi per la costruzione dell’”opera” in questione, a cui ero stato invitato io ed il 4° Avvocato Dottor Benedetto Graziano (nel frattempo i precedenti non volevano “rogne” evidentemente”), dicono che: “… è un progetto diverso e nuovo…, ovvero “… presenta opere di mitigazione…”. La Regione a dicembre 2022 emette quindi, senza indugio. il decreto autorizzativo ma a me NON lo inviano, così sono passati i tempi per il ricorso al TAR, pur essendo comunque uno stakolder locale da avvisare, visto che comunque alla Conferenza dei Servizi precedente ero stato invitato. Fosse anche per la cortesia ad un “cittadino semplice”.
Riesco finalmente – in veste di cittadino semplice – a trovare un geologo con un CV da paura, comprese consulenze date all’ENEL stesso, per essere il più oggettivo possibile, ovvero la Dott.ssa Fedora Quattrocchi di Roma, per poter studiare lei la faccenda dal punto di vista tecnico. Chissà perchè i 5 geologi contattati nella mia zona non hanno accettato l’incarico… sarà forse, come mi hanno detto al bar: “ … che poi se si mettono contro le “autorità” non lavorano più ? …” Vorrei dire che NON sono ovviamente del parere che la mafia sia arrivata anche qui… ci mancherebbe… mica siamo al Sud! Ma non ce la faccio a dire nulla! Ad ogni modo ora ho ben 2 geologi, la Dott.ssa Quattrocchi e il Prof. Iraci che insegna anche a Milano. Entrambi hanno relazionato che questa zona è a valle di un canale che ha già esondato in passato e di un altro canale artificiale a monte – solo a meno di 100 metri – e che di fatto non è da escludere che si crei con la costruzione della “cabina ENEL” una qual forma di “diga”, la quale peraltro mette prima di tutto pericolo la mia abitazione.
SI sono basati su una loro Relazione Geologica-Idrogeologica Provvisoria scritta per conto di ENEL da una certa professionista geologa che qui non cito per non rovinarle la carriera, a cui NON mi risulta sia seguita una Relazione Geologica-Idrogeologica Definitiva, con svolti tutti i sondaggi, prospezioni e misure che erano previste obbligatorie dalla stessa precedente Relazione Geologica Provvisoria stessa! Se la sono cantata ma NON se la sono suonata, in sostanza, prima di iniziare i lavori con le ruspe a 20 metri da casa mia nell’Aprile 2024, ovvero ai nostri giorni.
Arriviamo quindi infatti ai giorni nostri: in una decina di giorni hanno già costruito la strada, con una miriade di camion escavatori e ruspe. Anche se:
- Non mi hanno mandato la Relazione Geologica-Idrogeologica Definitiva, non so neanche se è stata mai redatta. Essa – si ricorda anche alla Magistratura – è un obbligo di legge: non si possono iniziare i lavori du una cotal “cabina ENEL” senza la sua stesura e comunque, qualora esistesse, non mi è mai stata recapitata, nonostante la mia richiesta con posta PEC, nonostante io comunque fossi uno stakeholder locale, che, con posta PEC reiterata con un quinto Avvocato specializzato in Ambiente, io l’abbia richiesta ad ENEL da mesi. Vorrei – in veste di cittadino semplice – farla visionare dai professionisti che mi aiutano.
- Questa è zona agricola comune, per definizione da Piano Regolatore Maceratense, in tale contesto si possono fare opere pubbliche come Cabine telefoniche ed elettriche, ma NON impianti industriali elettrici come quello che stanno costruendo e questo lo dice Il Comitato Elettrotecnico Italiano, un’associazione fondata nel 1909, riconosciuta sia dallo Stato Italiano che dalla commissione europea, tale associazione è attiva sotto l’aspetto sia di attività normative che di divulgazione della cultura tecnico-scientifica.
- Impiegano denari del PNRR, basta guardare in rete: con tali denari ne hanno già costruite 11 in giro per l’Italia; e quella accanto la mia abitazione costa 7 milioni e 800.000 €, come è scritto nel cartello che hanno appeso al cancello del cantiere. Peccato che per utilizzare denari PNRR devono avere la Conformità DNSH (Do Not Significant Harm), cioè “non arrecare danno agli altri”. Ossia ENEL in teoria e per legge deve analizzare gli impatti sulle persone e sull’ambiente redatta da un consulente ambientale: è stata fatta questa relazione ENEL? Non mi risulta. Tale relazione di tipo PNRR è obbligatoria quando è richiesta una valutazione di impatto ambientale. Tale relazione è ripeto OBBLIGATORIA per aziende sopra i 500 dipendenti e vantaggiosa per le piccole e medie imprese che ne traggono vantaggio in termine di reputazione.
- Grazie a tutti, a chiunque possa aiutarmi – in veste di cittadino semplice – a fermare questi che considero come prepotenti malvagi e senza scrupoli!
Mauro marconi