Il tarantismo è un fenomeno di cui si possono rintracciare molte testimonianze nei secoli scorsi, sin dal 1500, in quanto diffuso particolarmente nell’Italia del Sud in Puglia e Lucania, soprattutto nell’universo intriso di elementi magici e mitologici del Salento. Un territorio caratterizzato da calure estive da record, in cui, nel mondo contadino, magia e religione si intrecciavano in una filosofia di vita basata sulla fascinazione, come spesso raccontavano genitori e nonni salentini fieri della loro immunizzazione nei confronti di tale influenza maligna.
Il Tarantismo non esiste più nella sua forma originaria, a lungo indagato a breve sarà oggetto di ulteriori analisi da parte di voci autorevoli. Nel Salento è divenuto un’Ideologia identitaria che si nutre di feste con un grande riscontro dal punto di vista delle presenze di turisti, congressi, eventi anche politici.
La notte della Taranta è un grande festival di musica popolare dedicato alla valorizzazione della pizzica e della cultura salentina, itinerante nei mesi estivi nelle piazze di sedici comuni del Salento, termina con il concerto di Melpignano, 7 km a nord di Maglie.
Proprio Melpignano, nell’ambito del Piano della Cultura 2017-2026 “PiiiL Cultura in Puglia”, in quanto rilevante attrattore culturale del territorio pugliese, sarà destinatario di un contributo straordinario per il finanziamento al Museo storico del tarantismo della Provincia di Lecce.
200mila euro la dotazione finanziaria assegnata al comune per il 2024, come da delibera pubblicata sul BURP di oggi, per valorizzare la tradizione musicale del tarantismo salentino e pugliese nel Museo che ha sede nel palazzo Marchesale De Luca.
Il “Centro di Documentazione sulle Musiche Popolari – Museo del Tarantismo” valorizzerà una preziosa collezione di libri, incisioni, strumenti musicali e costumi, risalenti al 1500 e ad altri periodi storici sino alla seconda metà del 1900. Degna di nota la collezione di Candeloro, coreografo e danzatore, interessato alla teatralizzazione della taranta e all’attività di divulgazione e valorizzazione del tarantismo.
Le numerose fonti documentali (sonore, audiovisive e fotografiche) saranno fruibili al pubblico con lo scopo di attirare artisti, ricercatori e studiosi per acquisire ulteriore materiale, incentivare scambi con altri musei.
Il comune ha già trasmesso a marzo scorso la richiesta di concessione del contributo straordinario con la scheda tecnica illustrativa dell’intervento proposto per la valorizzazione del “Centro di documentazione”.
Il progetto prevede mostre temporanee, workshop, laboratori, percorsi didattici per i bambini. Sono previste anche installazioni di visual-art immersiva avvalendosi delle più nuove tecnologie digitali, realizzate in spazi fruibili ad un ampio pubblico. Inoltre sono in progetto residenze artistiche, eventi, spettacoli dal vivo e la creazione di una community.
Si tratta di un contributo una tantum per l’anno 2024 approvato con la Legge regionale “Bilancio di previsione della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2024 e pluriennale 2024-2026”, quindi con copertura finanziaria. Data la peculiarità il contributo sarà vincolato alla attività assegnata e non è prevista alcuna procedura comparativa, come da previsione normativa, in quanto già approvato nella legge di Bilancio preventivo.