Il Consiglio Europeo del 21 e 22 marzo 2024 ha deciso : “ l’aumento della prontezza delle capacità di difesa complessive dell’UE affinché l’Europa sia all’altezza delle sue esigenze ed ambizioni con una base industriale e tecnologica rafforzata”.
I Capi di Stato del Consiglio Europeo della UE , nel comunicato finale sostengono che occorre rafforzare e coordinare la preparazione militare e civile al fine di prepararsi ai rischi di ogni natura con un approccio esteso a tutta la società.
Tradotto, significa questo:
- Aumento sostanziale della spesa di armi attraverso rapidi investimenti congiunti , anche con il rafforzamento della banca Europea verso gli investimenti di nuove armi;
- Sviluppo di appalti congiunti per far fronte in termini di capacità critiche attraverso anche l’accesso ai finanziamenti pubblici e privati;
- Integrazione del mercato europeo e riduzione della burocrazia per le piccole e medie imprese (senza più vincoli);
- Misure urgenti per facilitare le acquisizioni congiunte di armi e la capacità produttiva esistente ;
- Intensificazione dei lavori sulla mobilità militare e la sicurezza spaziale , nonché la lotta contro le minacce informatiche .
Quindi la parola d’ordine della UE è : rieducare le opinioni pubbliche ad un futuro di conflitti preparandosi alla guerra. In tal senso vengono orientate le strategie , la propaganda e la spesa verso “nuove priorità di sicurezza”…
In questo contesto l’Italia nel 2023 ha speso in armamenti (spese militari ) 39,2 miliardi di euro ed altri 2,2 miliardi sono stati destinati all’Ucraina. Ma Udite ! Udite! il capo di stato maggiore Cavo Dragone, ha sostenuto che per non farsi trovare impreparati alla guerra , è indispensabile rafforzare le forze armate italiane dicendo : “se penso alla situazione delle nostre forze militari, mi metto le mani nei capelli. Abbiamo bisogno di uomini, siamo assolutamente sottodimensionati”
Non c’è dubbio che la gravità delle suddette decisioni potrebbero portare anche ad una “Pearl Harbor come fu quella giapponese nell’attacco agli USA nel 1941”.
Oggi in Europa ci sono Nazioni belliciste che puntano ad un attacco a sorpresa alla Russia alleata con la Cina e ci sono altre Nazioni che invece vogliono procedere per gradi nel mito dell’Europa che protegge… e dell’Europa fortezza .
Nella corsa al riarmo c’è un ruolo in commedia , con Francia , Gran Bretagna, Polonia, altri stati del Baltico … che sono quelle più aggressive, dicono: “ si va alla guerra contro la Russia e la Cina nemici dell’occidente” e quelle più riflessive “vuoi la pace prepara la guerra” con il riarmamento anche atomico dell’Europa .
I Paesi più bellicisti Francia e Polonia ed altri Paesi del Baltico , propongono anche di incrementare le armi attraverso un debito Europeo, con Macron che insiste nel dire di voler un intervento militare diretto in Ucraina se la Russia sfonda il fronte.
Viene da chiederci , ma in che man siamo ? Questi signori sanno che esistono bombe atomiche all’idrogeno 2,500 volte più potenti di quella sganciate a Hiroshima e Nagasaki? Sanno che una nova guerra atomica Mondiale significherebbe lo sterminio dell’Umanità?
Sarà la prossima Commissione ed il prossimo parlamento che verrà eletto il 9 giugno , che dovrà trovare le formule giuste, ma la strada è tracciata … tutti i partiti ad eccezione di alcune minoranze di sinistra radicale, della lista per la Pace, Terra, Dignità” proposta da Santoro, M5S, si accingono a sostenere Piani per il Riarmo.
Oggi nei salotti televisivi, assistiamo ad un esercito di politici, analisti, giornalisti… sono gli imbonitori delle nuove ideologie di guerra . Essi sono i soliti che una manciata di anni fa , dopo il crollo del Muro di Berlino, abbracciavano i miti del trionfo del capitale che avrebbe abbattuto muri e frontiere alzando le “barche” del benessere generalizzato, mentre oggi irridono alla illusione di un mondo pacificato dallo sviluppo capitalistico globalizzato e vogliono rieducare le genti alla realtà dei conflitti di potenza risvegliati proprio dal capitale globalizzato.
Così la parola d’ordine di tutta l’Europa è diventata “Armare L’Ucraina per riarmare l’Europa” , ma con diverse strategie tra Parigi e Berlino, con la Germania di Scholz che stanzia 100 miliardi di Euro per nuovi armamenti , al fine di recuperare carenze del passato ed al fine di un riequilibrio con la Francia , ma lo fa senza fare a meno della alleanza Atlantica ed il patto con gli USA, mentre la Francia di Macron , punta alla sovranità strategica dell’Europa con la costruzione di un pilastro Europeo nella Nato, ed ad un allentamento della copertura USA .
Le diverse formule e dibattito hanno implicazioni strategiche diverse ma tutto l’imperialismo Europeo vuole un mastodontico investimento di armamenti puntandoli contro la Russia e la Cina con quello che ne conseguirà .
Sono le nuove ideologie della guerra… ed ormai non passa giorno che ascoltiamo esponenti della classe dominante affermare che siamo in presenza di una vicina nuova guerra mondiale . La guerra in Ucraina , l’avvitarsi del massacro Israeliano a Gaza, la sua estensione al Mar Rosso ed altri numerosi feroci conflitti in giro per il Mondo… derivano soprattutto dalla rottura del vecchio ordine economico mondiale , con La Cina che con la sua economia mista di mercato e di Stato, ha raggiunto la prima forza economica Mondiale e continua ad estendere con “La Via della Seta” le proprie capacità competitive di intervento nel Mondo.
Quello che sta avvenendo è un reazione dei briganti imperialisti, i quali hanno aperto una fase burrascosa nei rapporti internazionali che sono segnati ad avere una serie di conflitti parziali o un loro avvitamento in una grade guerra mondiale che coinvolga tutte le potenze atomiche.
L’espansione della Nato a tutti gli ex Paesi del Blocco socialista e la guerra per procura fatta fare dalla Nato/USA a Kiev , segna il cambio d’epoca ed oggi viene usato dall’imperialismo Europeo per armare se stesso.
Infine assistiamo ancora come nell’antico passato , all’utilizzo delle ideologie di guerra da parte dei capitalisti dell’industria bellica che pensano sia venuta l‘ora di prendersi quote notevoli di spesa pubblica a danno delle spese sociali, dei diritti e del lavoro.
Oggi ci dicono che ci dobbiamo prepararci a tempi di ferro … non ci resta che prenderli in parola e costruire una opposizione di ferro capace di reagire e rivoltare la realtà terribile che stiamo vivendo !
Umberto Franchi