di Giorgio Girelli*
Alle felicitazioni per la ricorrenza del 163° di costituzione vanno dedicati all’Esercito Italiano sentimenti di onore e riconoscenza in quanto “elemento essenziale del nostro strumento militare, a difesa della Repubblica e dei valori della sua Costituzione, e a sostegno della stabilità e della convivenza internazionali “ come ha affermato il Capo dello Stato. Il quale ha poi ulteriormente precisato che i militari dell’Esercito con “la loro professionalità, il senso di umanità e l’incondizionata dedizione alla tutela della comunità dei concittadini e dell’ordinamento internazionale, caratterizzano il loro servizio alla Patria”.
L’Esercito, in un Paese tuttora pervaso da troppi individualismi, scarso senso civico, egoismi regionali è anche fattore di coesione nazionale per la molteplice provenienza territoriale dei propri appartenenti, la tutela dei valori costituzionali, il senso del dovere, l’amor di Patria che esprimono la sua identità ed i suoi obiettivi. Come ha sottolineato il Capo di stato maggiore dell’Esercito generale Carmine Masiello sussiste oggi “ la necessità per il nostro Paese di potenziare le proprie capacità di difesa e di deterrenza, anche attraverso un rinnovamento dello stesso Esercito. Lo scenario internazionale è profondamente cambiato, e con esso le esigenze necessarie a fronteggiarlo.”
Per questa ragione, il generale Masiello ha evidenziato “l’importanza di rinnovare i nostri sistemi d’arma, con attenzione alla rapida evoluzione tecnologica, nonché la necessità di accrescere strutture e addestramento, tutti elementi che, tradizionalmente, in Italia soffrono le basse spese dedicate alla Difesa”. In coerenza con tali considerazioni il ministro della difesa, Guido Crosetto, ha ribadito “ l’importanza di adeguare le nostre Forze Armate alla rapida evoluzione dello scenario geostrategico”.
*Coordinatore Centro Studi “A. De Gasperi”
Nelle foto:
-La celebrazione del 163° di costituzione dell’Esercito
– Cadetti dell’ Accademia militare Modena alla sfilata 2 giugno