1° Maggio: Marrella (Confael), più tutele per i lavoratori nell’era dell’Intelligenza Artificiale
Con lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale rischia di sparire il 50% dei posti di lavoro, non solo nel privato ma anche nel pubblico
ROMA – Servono maggiori tutele per il lavoro e per i lavoratori nell’era dell’Intelligenza Artificiale. È la richiesta che avanza la Confael in occasione della festa del 1 Maggio, sollecitando al governo l’adozione di un pacchetto di riforme per salvaguardare tutto il lavoro sia quello pubblico che privato. “Alle sfide che da sempre affliggono il settore del lavoro, come la sicurezza e la difesa dei salari – commenta Domenico Marrella, Segretario Generale della Confederazione – oggi si aggiunge quella della rivoluzione digitale. E se non viene gestita con tutta la consapevolezza che si rende necessaria, porterà a una desertificazione dei luoghi di lavoro”.
“È necessario governare questa fase di transizione, non dobbiamo subirla – prosegue il leader della Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori. – Dobbiamo evitare che le intelligenze artificiali si sostituiscano, dall’oggi al domani, all’uomo nei cicli produttivi. Se si verificasse una simile eventualità, metteremo a serio rischio non solo il settore privato, ma anche quello pubblico. Complessivamente dovremo fronteggiare una perdita del 40%, se non addirittura del 50% dei posti di lavoro. Il sistema Paese andrebbe in tilt”.
“La Festa del Lavoro – prosegue Marrella, – deve essere anche un momento di riflessione. Perché il mondo non sta cambiando, ma è già cambiato. Le parti sociali ancora una volta devono essere l’ultimo baluardo a tutela della legalità, dei diritti sociali e della dignità di chi ogni giorno svolge il proprio lavoro”.