BARI -E’ stato indubbiamente un bellissimo concerto, quello di ieri sera in un Petruzzelli gremito come non mai. La domenica sera è stata valorizzata da un programma di raro fascino, con le due Ottave di Schubert e Beethoven , inframmezzate dal concerto in La maggiore di Mozart K 219, che vedeva come solista il talentuosissimo violinista ventitreenne, nativo di Tubinga, che ci ha letteralmente deliziato con la sua strepitosa cavata e agilità straordinarie.
La duttilità di Zhu era praticamente perfetta come intonazione. e lo ha anche sottolineato il grande Gabriele Ferro, un Maestro di raro fascino e grande preparazione tecnica.
Dopo uno Schubert elegantissimo e raffinato, con la nostra Orchestra in eccellente spolvero, ha accompagnato con un fare paterno e sottile il giovane Zhu, nei delicati meandri di un Amadeus ancora giovane, ma già al top della sua sapienza creativa.
Due bis con altrettanti funambolici Capricci di Paganini ( il 24 ed il 7) hanno impreziosito la applauditissima serata.
A completare il bel programma ci ha pensato Ludwig van Beethoven con la sua Ottava. Per molti la Sinfonia più legata ad Haydn e al Classicismo viennese.
Nel finale un ringraziamento del Sovrintendente Biscardi a Maurizio Lefemine che va in pensione, dopo una onorata carriera di violinista dell’ Orchestra del Teatro, sempre più attenta e brava in questo anno di pieno rilancio e rara soddisfazione pere la città di Bari.
Alessandro Romanelli