Di gran lunga molto più intelligente di tanti zelanti funzionari laureati, forse e al massimo, in scienze pirotecniche.
Bisognava lasciar dire ad Antonio Scurati ciò che voleva dire. Sarebbe passato inosservato. A meno che i funzionari in questione non siano invece geniali strateghi della comunicazione.
Perché, vedete, Antonio Scurati è sicuramente un grande scrittore, ma è un grande antipatico istintivo e naturale.
Con quell’aria saccente di chi pretende di insegnare a chiunque come bisogna campare e di chi poco sopporta i presunti intellettualmente inferiori.
Antonio Scurati è di una irresistibile antipatia. Il fatto che adesso la sinistra lo accompagni in spalla come una Madonna pellegrina per leggere il suo monologo, non giova certo alla sinistra.
Se 5000 persone ascoltano Scurati, 10.000 cittadini toglieranno il voto alla sinistra. Se è stato un piano mefistofelico per ottenere tale risultato, chiunque abbia pensato questa strategia è un genio. La sinistra faccia parlare Scurati ovunque. Sarà un modo veloce per perdere migliaia di voti di italiani che sono stufi di sentire parlare del fascismo che non c’è. E se Antonio Scurati continua così, finirà per risultare pesante insopportabile, e macchiettistico: come è accaduto con Roberto Saviano.
Lasciate fare la sinistra. Si fa del male da sola.
Francesco Magisano