Émile Zola (Parigi, 2 aprile 1840 – Parigi, 29 settembre 1902) è stato un giornalista, scrittore e saggista francese.

È considerato il creatore del filone naturalista, quella particolare attitudine letteraria tesa a scandagliare il sociale con la stessa pignoleria e precisione delle scienze naturali.

Spesso conoscendo autori dell’800, ci troviamo di fronte a sovversivi, perché, come nel caso di Zola, vengono smascherate le ipocrisie e le bassezze della borghesia francese, con ritratti sfacciatamente realisti anche nei confronti dei costumi sessuali.

Nel Paradiso delle Signore, il nostro libro di oggi, è il capitalismo borghese e rampante del Secondo Impero, che vede presenti i grandi magazzini che uccidono il piccolo commercio. Ma vedi!

Quanta assonanza di temi con il presente non credete? Nel filmato in fondo all’articolo, una riflessione che mostra il forte ruolo del giornalista Zola che si batté contro la devastazione urbanistica del cuore di Parigi, dove faceva il suo ingresso la speculazione commerciale.

Il romanzo è dentro l’universo femminile della Parigi di fine siecle, che potete immaginare osservando il quadro del pittore contemporaneo di Zola, Edouard Leon Cortes.

I grandi magazzini, il Paradiso delle Signore, è talmente attualizzatile che non è escluso che in Francia li troviate sulla strada con quella frivolezza, un po’ melensi, come nelle soap opere di casa nostra, vedi “centovetrine”, ma certamente in questo mondo della moda e del piacere.

Nel riquadro – Edouard Leon Cortes champs elysses clemenceau

 

La storia è quella di Denise, una giovane che viene in città dalla provincia, e con la stessa voglia giovanile di sempre, evita intelligentemente le insidie della grande metropoli, s’immerge nel grande magazzino dove esplode la sua capacità di commessa.

C’è anche l’amore, ovviamente, naturalmente contrastato, altrimenti la storia sarebbe monotona.

Ed invece il talento interpretativo e l’acutezza dello sguardo dello scrittore francese, è sempre all’altezza giusta per essere gradito al lettore.

Anzi la parte centrale è proprio in questo rapporto tra Octave Mouret, il proprietario del grande magazzino, tombeur de femme, un po’ cinico che vorrebbe anche la piccola Denise.

Qui la trama si infittisce di colpi di scena con lieto fine. Una bella lettura. Non so se Il Paradiso delle signore soap opera, arrivata alla terza stagione su Rai1, richiami questo autore: non vedo queste serie.

Zola fu coinvolto nell’Affare Dreyfus, uno scandalo politico di fine secolo. nel contrasto tra i repubblicani e i monarchici, famoso il suo intervento appassionato nell’affare Dreyfus in difesa dell’accusato, con una celebre lettera aperta al Presidente, intitolata J’accuse, che fu pubblicata nel quotidiano “L’Aurore”, tanto da far supporre che la morte del 1902, dovuta alle esalazioni di una stufa, non fosse stata del tutto accidentale.

E comunque un grande della Francia tumulato nel Pantheon di Parigi accanto a Alexandre Dumas padre e Victor Hugo. Mica niente.

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