Un libro degli anni settanta, un autore brasiliano molto popolare, un racconto che appare subito quello di un cantastorie, state comodi ed immergetevi persino in un bordello di Salvador de Bahia a seguire le storie di Teresa Batista
Il libro della nostra soffitta ebbe un successo con 150 mila copie in Brasile appena uscito nel 1972, e questo grazie alla penna di Jorge Amado (10 agosto 1912 – 6 agosto 2001) uno scrittore brasiliano molto prolifero di romanzi e racconti, che ha attraversato una parentesi – fino al 1955 – di impegno politico nel partito comunista.
Nell’assemblea Nazionale Costituente, fu il deputato più votato dello stato di San Paolo.
Come parlamentare fu il firmatario di una legge che garantiva la libertà di culto religioso
Il romanzo di oggi appare una sedicente e fantasiosa inchiesta dello scrittore realizzata in una fiera del “sertão” o sui moli del porto di Bahia, dove un venditore ambulante racconta la storia di Teresa Batista la bella tredicenne dalla pelle ramata venduta ad un signorotto sadico.
La vediamo attraversare cinque storie cronologicamente vissute come i pannelli di una storia cantata a ritmo di samba.
Naturalmente c’è l’amore, Janu, che viaggia nel mare, e non c’è, c’è l’epidemia del vaiolo, il carcere per aver ucciso un sadico violento, e poi i bordelli, persino la sarabanda corale delle prostitute in cui entrano il mondo dei bassifondi di Bahia, gli orixas, gli scontri con la polizia, la politica corrotta.
C’e da leggere non c’è dubbio, anzi, come dice il retro di copertina della edizione Enaudi: ” con i suoi colori di eterno carnevale, i suoi caldi umori popolareschi fantastici e realistici al tempo stesso, il romanzo è una travolgente ballata che si legge tutta d’un fiato”
Particolare interessante la storia, siamo in Brasile, non poteva non finire in una telenovela per la rete il Globo ed anche in ispirazioni musicali.
Del resto siamo nella patria dei ritmi brasileiros.
LA RETE