Editoriale di Daniela Piesco co-direttore Radici
Il deepfake sono foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale (AI) che, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare, in modo estremamente realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e a imitare fedelmente una determinata voce.
Purtroppo la cronaca ha messo in evidenza la diffusione di foto finte di ragazze nude create con l’ intelligenza artificiale .Ne è stata vittima l’influencer minorenne Jenny Serpi ,la cantautrice italiana Rose Villain e tante altre.
La finalità di queste foto finte è quella della consumazione del reato di sextortion ossia l’ estorsione di denaro, di favori sessuali o altro ai danni di una persona, dietro minaccia di rendere pubblici contenuti personali compromettenti di natura sessuale.
Per contrastare il fenomeno è bene sapere e diffondere la notizia,che è stata creata una piattaforma denominata Take it Down contro la diffusione di immagini intime dei minori online.
Il National Center for Missing & Exploited Children, con il supporto di Meta, ha progettato la piattaforma con l’obiettivo di aiutare gli adolescenti ad avere il controllo delle proprie immagini intime e per impedire che altre persone le diffondano online. E’ stata introdotta lo scorso anno in inglese e spagnolo, ma adesso è arrivata anche in molti altri Paesi e lingue, incluso l’italiano.
In pratica basta andare sul motore di ricerca Safari scrivendo “take It down”e caricare il contenuto o la foto in questione che verrà trasformata in una sorta di impronta digitale quindi in un codice che sarà riconosciuto e rimosso immediatamente nel caso qualcuno posti questo contributo o questa foto on line .
E questo funziona sia con foto nude vere che con foto finte .
Nel frattempo Meta, la società che controlla Instagram e Facebook, ha annunciato che a partire da maggio introdurrà l’etichetta “made with A.I.” (Realizzato con l’A.I.) sui contenuti sintetici diffusi sulle proprie piattaforme. Anche YouTube ha annunciato provvedimenti simili, in quello che sembra uno sforzo delle piattaforme di contrastare il fenomeno della disinformazione online.
In sintesi l’intelligenza artificiale non è una semplice innovazione, ma una vera e propria rivoluzione. Nuove pratiche permettono non solo un nuovo modo di pensare e di vedere la realtà, ma anche per ingannare l’utente e creare disinformazione.In passato solo i governi e i potenti potevano manipolare l’opinione pubblica presentando bugie come verità. Oggi lo può fare chiunque abbia accesso a Internet perché la nozione stessa di verità si è frammentata.
Quello che ciascuno di noi può fare, come singolo, è provare a combattere il nascere di ogni tipo di violenza o azione illegale tramite un’educazione composta da rispetto ed insegnamento dei diritti umani.
Le lesioni alla privacy, alla dignità e all’immagine dei singoli, possono infatti essere deleterie e i danni irreparabili sono amplificati in caso di una circolazione incontrollata di tale materiale