Del 28 Marzo 2024 alle ore 16:31
La premier ha incontrato il contingente italiano alla base ‘Millevoi’ di Shama
ROMA – “Sono venuta qui oggi soprattutto a dire grazie, a nome dell’Italia per aver scelto di aver indossato una divisa. Grazie per aver capito che indossare quella divisa significa saper usare tanto la testa quanto il cuore. Grazie per aver studiato, perché sapevate anche che indossare quella divisa impone professionalità e competenza.
Grazie per aver accettato di venire fino a qui in Libano, dove da decenni le nostre forze armate costituiscono un pezzo fondamentale della missione Unifil. Una missione che per la nostra nazione è indispensabile, in una terra che è culla di grandi civiltà, che per molto tempo è stata anche un modello nella capacità di convivenza fra diverse tradizioni, confessioni religiose”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando al contingente italiano in Libano alla base ‘Millevoi’ di Shama.
Il Libano è “una nazione a cui l’Italia è legata da una lunga storia di amicizia, che riveste un ruolo fondamentale nel mantenimento degli equilibri nel Medio Oriente. Qui oltre al lavoro che portiamo avanti nell’ambito delle Nazioni Unite l’Italia declina il suo impegno anche a livello bilaterale con la missione Mibil, che forma e sostiene le forze di sicurezza libanesi che sono a loro volta essenziali per salvaguardare il quadro istituzionale di questa nazione. Era un lavoro importante ieri e diventa fondamentale oggi”.
Poi ha concluso: “Se è vero che la Patria è una madre, allora qualsiasi madre che possa farlo quando un figlio è lontano e arrivano le feste, lo raggiunge per dirgli: ‘La tua famiglia c’è, la tua famiglia è fiera di te’. Sono contenta di avere l’occasione di pranzare con voi come fanno tutte le famiglie per ricordarci che siamo tutti legati indipendentemente da quale sia il nostro compito e il nostro ruolo. Noi operiamo tutti per il buon nome della nostra famiglia, noi operiamo tutti per il buon nome che ci lega a quella famiglia”.
MELONI A MILITARI ITALIANI IN LIBANO: VOI BARRIERA CONTRO INCENDIO
“Sono giorni difficili in Medioriente, in Europa e nel mondo. Intere aree del pianeta sono di colpo incendiante. Quando c’è un incendio il rischio è sempre lo stesso: che le fiamme volino troppo velocemente da un albero all’altro e che l’incendio non si riesca a domare. Dobbiamo fare tutto quello che possiamo per evitare quel rischio e voi siete parte di quello che noi possiamo fare, siete il fossato, la barriera di sabbia che aiuta a non far progredire l’incendio”, ha detto Meloni.
PACE NON SI COSTRUISCE CON BUONI SENTIMENTI MA CON DETERRENZA
“Voi non ci siete durante le feste con la famiglia, non ci siete per i vostri amici, i vostri fidanzati e fidanzate, mogli e mariti: rinunciate a tutto per garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca seduti comodamente dal divano di casa loro. La pace non si costruisce con i buoni sentimenti e le belle parole, ma la pace è soprattutto deterrenza, impegno, sacrificio. E non può esserci pace se non c’è anche rispetto”, ha detto la premier al contingente.
L’articolo Meloni ai militari italiani in Libano: “La missione Unifil è fondamentale, grazie a chi porta la divisa” è già apparso su Il Corriere Nazionale.