Del 26 Marzo 2024 alle ore 15:29
Verso un futuro sostenibile e inclusivo per le generazioni presenti e future.
La sostenibilità ambientale è un concetto cruciale che si concentra sull’equilibrio tra le attività umane e l’ecosistema terrestre per garantire la conservazione delle risorse naturali nel tempo. Questo approccio mira a soddisfare i bisogni presenti senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. In pratica, la sostenibilità ambientale implica adottare pratiche che riducano l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo, affrontino il cambiamento climatico, preservino la biodiversità, limitino lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e promuovano modelli economici sostenibili.
Secondo le fonti fornite, la sostenibilità ambientale si basa su tre pilastri fondamentali: ambientale, sociale ed economica. Per raggiungere la sostenibilità ambientale, è essenziale ridurre le emissioni di gas serra, aumentare l’uso di energie rinnovabili, conservare la biodiversità, adottare pratiche agricole sostenibili e coinvolgere attivamente le comunità nel processo.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un piano d’azione globale volto a promuovere lo sviluppo sostenibile a livello mondiale, con l’obiettivo di eliminare la povertà, garantire la prosperità per tutti, preservare la pace e proteggere il pianeta. Approvata all’unanimità durante il Vertice delle Nazioni Unite del 2015, l’Agenda 2030 si basa su 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che coprono una vasta gamma di tematiche, tra cui la lotta alla povertà, la promozione della salute, l’istruzione di qualità, la parità di genere, la pace, la giustizia e la protezione dell’ambiente.
Oltre ciò, l’Agenda 2030 riflette i valori e i principi fondamentali dell’Unione Europea ricevendo il sostegno di tutti gli Stati membri dell’ONU, che si sono impegnati a lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi stabiliti entro il 2030. Questo piano d’azione globale rappresenta una sfida e un’opportunità per tutti i paesi del mondo, in quanto promuove un approccio integrato e collaborativo per affrontare le sfide globali e costruire un futuro sostenibile per le generazioni presenti e future.
L’Agenda 2030, sia a livello nazionale che internazionale, non mira a risolvere tutti i problemi globali, ma piuttosto a fornire una direzione per migliorare le condizioni economico-sociali in modo sostenibile proponendosi come un punto di partenza per continuare gli sforzi nella lotta ai cambiamenti climatici e all’iniquità sociale.
Il concetto di Sviluppo Sostenibile, introdotto nel Rapporto Brundtland del 1987, si basa sull’idea di soddisfare i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Nel corso degli anni, il concetto si è evoluto per integrare in modo equilibrato tre dimensioni fondamentali: economica, ambientale e sociale, che contribuiscono in modo uguale al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile.
Nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, le dimensioni delle persone, del pianeta, della prosperità, della pace e della partnership si integrano con il concetto delle cinque P, che rappresentano le aree di intervento necessarie per garantire un futuro sostenibile. Queste includono la lotta alla povertà e la promozione dell’inclusione sociale, la protezione dell’ambiente e della biodiversità, la promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili, la costruzione di una società inclusiva e priva di discriminazioni e la promozione della collaborazione tra attori diversi per raggiungere obiettivi comuni in tutte queste aree.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è composta da 17 obiettivi denominati Sustainable Development Goals e 169 sotto-obiettivi. Questi obiettivi riguardano tutte le sfere della vita umana e del pianeta e devono essere raggiunti entro il 2030 da tutti i paesi firmatari. La dimensione ambientale è centrale in tutto il documento, specialmente in quegli obiettivi che si concentrano specificamente sull’ambiente.
In particolare, i punti dell’Agenda 2030 che riguardano l’ambiente sono il tredicesimo, il quattordicesimo e il quindicesimo. L’obiettivo numero 13 mira ad adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Tra i suoi sotto-obiettivi si prevede di rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali in tutti i paesi, di integrare le misure di contrasto ai cambiamenti climatici nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali, e di migliorare l’istruzione e la sensibilizzazione riguardo ai cambiamenti climatici.
Tuttavia, non tutti i sotto-obiettivi ambientali sono stati definiti con precisione in quest’obiettivo, poiché nel 2015 era in corso il negoziato climatico che ha portato all’Accordo di Parigi. Questo accordo ha stabilito di contenere l’aumento della temperatura media globale molto al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali, perseguendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1,5°C. Con l’Accordo di Parigi si sostiene anche la necessità di profondi cambiamenti nel modello di sviluppo globale e nazionale, una rapida transizione verso un’economia verde, e una significativa riduzione del consumo di combustibili fossili.
L’Obiettivo 14 si concentra sulla conservazione e sull’uso sostenibile degli oceani, dei mari e delle risorse marine. Questo significa prevenire e ridurre l’inquinamento marino, proveniente da fonti terrestri e da rifiuti marini, per proteggere gli ecosistemi marini e favorire il loro recupero e ripristino, garantendo la salute e la produttività degli oceani. È importante combattere l’acidificazione degli oceani attraverso la collaborazione scientifica e porre fine alla pesca eccessiva, illegale e non regolamentata. Per farlo, è fondamentale implementare piani di gestione basati su evidenze scientifiche per ripristinare le risorse ittiche nel minor tempo possibile.
Il nostro quindicesimo obiettivo è la tutela, il ripristino e la promozione di un utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale fermare la deforestazione, promuovere il ripristino delle foreste danneggiate e incrementare la riforestazione su scala globale. Dobbiamo combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati e il suolo, soprattutto quelli colpiti da siccità e inondazioni. È essenziale lavorare per creare un mondo senza degrado del terreno. È altresì cruciale proteggere la biodiversità degli ecosistemi montani, riducendo il degrado degli habitat naturali e prevenendo l’estinzione delle specie a rischio. Solo così potremo garantire la protezione e la conservazione degli ecosistemi terrestri per le generazioni future.
L’articolo Agenda 2030 e sostenibilità ambientale è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.