Del 25 Marzo 2024 alle ore 18:11
di Antonino Giannone^
Oggi, 25 Marzo, prenotato sul Freccia Rossa Trenitalia 8814 che doveva partire alle 7.30 x Milano inizia un viaggio…. rimanendo fermi per oltre 6 ore!
Ho la tessera del Club Freccia Rossa, da oltre 30 anni, ed e’ com mio grande dispiacere, aver assistito a un’assistenza mediocre, quasi zero per informazioni dopo annuncio che a Trani c’era da stamattina un intervento delle Forze dell’ordine per sgomberare le scuole, anche la stazione, a causa di un presunto ordigno.
Ho provato a contattare telefonicamente,ma invano, il servizio Club Freccia Rossa e alla fine sono riuscito via Club Milano a livello personale e non centralino che non rispondeva per fare contattare la coordinatrice di Bari e per dare una minima informazione e assistenza clienti!
Ho cercato di denunciare questa enorme falla di capacità di comunicare da parte del personale Trenitalia di Bari del tutto inadeguato in questa emergenza, e non sono riuscito a contattare la sezione cronaca de La Gazzetta del Mezzogiorno!
Lo dico con grande dispiacere perché a Milano e anche a Roma ci si accorge che il Personale ha avuto una formazione diversa e di maggiore qualità! Oggi purtroppo, e’ stata un’esperienza di viaggiatori del tutto abbandonati in Stazione con personale che ti sfuggiva e faceva finta di non vederti, perché non sapeva cosa dire, e forse in cuor loro si accorgevano che erano troppe le ore che passavano per allestire un pullman e farlo andare oltre Trani allestendo un treno x Milano o farlo proseguire fino a Milano. Un’azienda di trasporto di un imprenditore privato oppure pubblica con alto livello organizzativo ci avrebbe messo 3 ore a risolvere una simile emergenza perché avrebbe già codificate le procedure in caso di emergenza.
In questo caso abbiamo invece capito che non e’ così!
Infatti, solo dopo 6 ore e mezza, in qualità di viaggiatori x Milano siamo andati in fila indiana con i bagagli, attraverso il sottopassaggio per via Capruzzi, verso un bus parcheggiato alle spalle della Stazione ferroviaria…..una scena incredibile, senza un programma di soste e/o fermate!
Chissà se arriveremo per mezzanotte a Milano e forse oltre. Nessun ristoro, nessuna scusa. Riflessione.
Tutto questo accade non in modo casuale a Bari, in Puglia nel giorno dello scontro politico senza mezze misure tra la sinistra di Emiliano- De Caro e le Istituzioni ovvero i partiti della coalizione di Centro Destra! La querelle in realtà andrebbe riferita alle norme della legge antimafia che prevedono d’intervenire d’ufficio con Indagine di Commissariamento se ci sono state denunce circostanziate di possibili collusioni tra Amministratori pubblici e organizzazioni malavitose, come sembrerebbe emergere da quanto riportato dagli organi di stampa.
Ecco che tanti episodi come questo di un’emergenza mal gestita per servizi di trasporto pubblico, ci fanno ricordare che sono fatti che si ripetono da decenni, che sono cronici in tutti i settori di attività!
E allora, stare zitti o comunicare, pubblicamente senza pregiudizi?’
Ecco che ho ripensato alla mia difesa del Sud per la meridionalista’ d’origine, in oltre 40 anni vissuti al Nord! Penso allora all’assistenzialismo fine a se stesso che da molti decenni ha sostituito Politiche attive del lavoro, incentivi alla vera innovazione tecnologica nel territorio e penso alla fine alla sua degenerazione con il
A dispetto del nome, e’ stato in realtà totalmente privo delle caratteristiche di un reddito di base, trattandosi piuttosto di una forma condizionata e non individuale di reddito minimo garantito.
E allora ecco che a malincuore, mi aggrego ai tanti meridionali che abbiamo vissuto e viviamo al Nord, per giustificare l’Autonomia differenziata!
A mio avviso e di molti Meridionali, non si può trattenere chi e’ in grado di correre più veloce fino a rallentarne la corsa nello sviluppo economico e a perdere le proprie capacità di competere a livello internazionale. Un principio che dovrebbe valere anche per realtà non solo aziendali che operano nel Sud.
Le generazioni dei giovani e meno giovani nel Mezzogiorno si rimbocchino le maniche, l’ingegno, la creatività, cerchino di ammodernare le strutture organizzative, le procedure nella Pubblica Amministrazione, di acquisire formazione di soft skills e abilità trasversali indispensabili per costruire un futuro che sia decisamente meglio per chi vive al Sud, dove anch’io sono ritornato a vivere!
Serve si’ una società digitale, ma che non sia solo efficienza produttiva, ma anche Solidarietà umana, ma che non abbia solo le gambe che per camminare si reggono, per abitudine, da molte decine d’anni sull’Assistenzialismo sotto tante forme!.
I giovani delle generazioni Zeta e Alpha (come i miei Nipoti per età anagrafica) meritano molto di più, ma loro, per primi, dovrebbero reagire chiedendo programmi di formazione e investimenti in infrastrutture e tecnologie analoghi a quelli che sono stati già realizzati al Nord non già per intervento dello Stato, ma per le capacità imprenditoriali dei Lombardi, dei Veneti, dei Piemontesi, dei Toscani ed Emiliani dove ci sono e vivono con loro nei territori: Pugliesi, Calabresi, Siciliani!
Oggi 25 Marzo ho vissuto con tanti viaggiatori pugliesi una realtà organizzativa che ci ha riportato a quando si diceva che “l’Italia produttiva si ferma dal Reno in su’”
^Presidente Associazione culturale Umanesimo ed Etica per la Società Digitale (www.umanesimodigitale.eu)
Editorialista Corriere Nazionale
Comitati Tecnico Scientifici: ANIM – Civilta’ dell’Amore- ENTD – UCID
L’articolo L’Italia a diverse velocità: assistenzialismo o autonomia differenziata? La risposta anche da un episodio di cronaca e uno scandalo politico di attualità è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.