Del 25 Marzo 2024 alle ore 12:02
Un fenomeno in aumento che mette a rischio la salute mentale e la coesione interna delle forze armate e dell’ordine.
Le Forze Armate italiane, costituite da diversi Corpi militari e civili, tra cui l’Esercito, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia, e i Vigili del Fuoco, rappresentano la componente terrestre, mentre l’Aeronautica e la Marina costituiscono le componenti aerea e navale.
Questi gruppi armati hanno funzioni speciali diversi operando sotto differenti Ministeri. Ad esempio, l’Esercito, i Carabinieri e l’Aeronautica fanno parte delle Forze Armate ad ordinamento militare sotto il Ministero della Difesa, la Polizia di Stato e i Vigili del Fuoco sono sotto il Ministero dell’Interno e La Guardia di Finanza dipende dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.
I gradi militari e le qualifiche variano tra i diversi Corpi, con distintivi da uniforme che indicano i vari ruoli gerarchici. Ogni Forza Armata ha una scala gerarchica propria con ruoli come Ufficiali, Sottufficiali e Truppa. Le Forze Armate italiane sono costituite dall’Esercito Italiano, dalla Marina Militare e dall’Aeronautica Militare, con l’Arma dei Carabinieri che ha un ruolo sia di forza armata che di polizia. Le differenze principali tra l’Esercito e la Marina Militare risiedono nelle rispettive competenze e ambiti operativi. L’Esercito si occupa principalmente della difesa terrestre e della sicurezza nazionale, mentre la Marina Militare presidia le acque territoriali, garantendo la sicurezza dei traffici marittimi e la tutela della biodiversità marina.
Le funzioni di un ufficiale nelle Forze Armate risiedono nel comando delle unità militari, la pianificazione e l’esecuzione delle operazioni, la gestione delle risorse umane e materiali, nonché il mantenimento dell’ordine e della disciplina. Gli ufficiali hanno responsabilità gerarchiche e devono garantire l’addestramento e la preparazione di chi sotto il loro comando. L’Aeronautica Militare italiana si occupa di assicurare la difesa dello spazio aereo nazionale, condurre operazioni aeree di ricerca e soccorso, partecipare a studi e ricerche nel campo aerospaziale e meteorologico, nonché svolgere attività informativa in settori pertinenti. Al 2020, l’Aeronautica conta circa 40.000 unità.
Questo articolo però, vuole concentrarsi sul fenomeno preoccupante dei suicidi nelle forze dell’ordine, che coinvolge diverse categorie professionali destando, purtroppo, preoccupazioni non indifferenti.
Secondo i dati riportati, negli ultimi anni si è registrato ad un aumento significativo di suicidi tra Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri, Agenti Penitenziari e altre forze. Questo fenomeno è iniziato diversi anni fa e ha mostrato una tendenza all’aumento nel tempo.
Negli ultimi cinque anni, si sono verificati complessivamente 207 suicidi tra Poliziotti, Carabinieri, Finanzieri e Agenti Penitenziari, con un totale di 275 includendo anche la Polizia Locale e altri appartenenti alle Forze Armate. Questo corrisponde a una media di uno ogni sei giorni.
Tra i Carabinieri si è registrata la situazione più grave con 108 suicidi, seguiti dalla Polizia di Stato con 75 gesti estremi negli ultimi cinque anni.
Nel solo anno 2023, nove membri delle forze di sicurezza hanno compiuto atti estremi, evidenziando una crisi che continua a intensificarsi.
Nel solo 2024, quattro suicidi sono stati registrati nelle prime due settimane dell’anno, indicando un avvio preoccupante. Se questa tendenza persiste, potrebbero verificarsi fino a 91 suicidi entro la fine dell’anno.
Questi dati evidenziano la gravità della situazione e la necessità di affrontare in modo urgente le cause sottostanti che portano a tali gesti estremi all’interno delle forze dell’ordine. Le cause dei suicidi sono complesse e multifattoriali, coinvolgendo vari aspetti che contribuiscono a questa tragica realtà. Il disagio all’interno della famiglia può avere un impatto significativo sulla salute mentale degli agenti ma non solo, le elevate pressioni legate al lavoro, tra cui il costante stress operativo e le situazioni ad alto rischio, possono contribuire allo sviluppo di problemi psicologici.
Ricordiamo che gli agenti delle forze dell’ordine spesso affrontano aspettative irrealistiche di essere “superuomini” senza supporto emotivo o psicologico tant’è vero che, vista la situazione di gravità, sono stati avviati progetti specifici per prevenire i suicidi, offrendo tale supporto e interventi mirati per affrontare le cause poste sotto. È stata introdotta assistenza psicologica anonima consentendo agli agenti di ricevere aiuto senza timori di ripercussioni sulla propria carriera.
Dall’interno i suicidi creano un clima di tensione e disperazione che può influenzare il benessere degli altri agenti e compromettere la coesione interna, dall’esterno, a livello sociale, i suicidi nelle forze dell’ordine possono minare la fiducia del pubblico, nelle istituzioni di sicurezza e sollevare preoccupazioni sulla salute mentale degli operatori incaricati di garantire la sicurezza pubblica.
Nel periodo dal 2014 al 2021, 355 agenti delle forze dell’ordine si sono tolti la vita, con un dato che raddoppia rispetto ai suicidi nella popolazione generale. Queste cifre sono particolarmente preoccupanti e sottolineano la gravità del problema.
È urgente e necessario intervenire per prevenire i tragici suicidi, sostenendo e rispettando coloro che indossano la divisa. Per evitare che ciò venga meno, è fondamentale collaborare insieme e imparare a lavorare uniti, un dovere morale e sociale che non possiamo ignorare.
L’articolo La tragica epidemia dei suicidi nelle forze dell’ordine è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.