Fra echi di grecità, Fornaro, Selvaggi, Carrieri e un inedito Rodolfo Valentino
È stata presentata ufficialmente, nella giornata del 22 marzo, la II edizione – rivista e ampliata – del saggio “Sulle sponde della Magna Grecia – Il Novecento di Spagnoletti, Carrieri, Grisi e gli altri”, di Pierfranco Bruni, Micol Bruni e Marilena Cavallo e a cura di Rosaria Scialpi, pubblicato da Passerino Editore.
L’incontro, tenutosi presso l’accogliente Biblioteca Comunale G. Pignatelli di Grottaglie, ha visto protagonista la storia letteraria del Novecento, collocandola dove, sovente, i manuali dimenticano di farlo: nel meridione, nella terra di quella che un tempo fu la Magna Grecia.
In collegamento telematico, fra l’altro, un’equipe di ricercatori brasiliani particolarmente interessati al volume.
Davanti a un’ampia platea, composta prevalentemente da giovani studenti liceali, si sono anzitutto volute percorrere le vie di Grottaglie e Martina Franca, inseguendo i passi di Francesco Grisi fra i suoi versi. L’intento, oltra a quello di permettere ai più giovani di conoscere lo scrittore, è stato dare loro diretta dimostrazione di quanto anche Taranto, Grottaglie e il meridione tutto facciano parte della storia e in essa lascino tracce indelebili, anche quando i programmi ministeriali decidono di ignorarle, e offrire loro lo sguardo ammaliato di un uomo di un’altra regione sulla propria terra, un nuovo punto di vista.
I versi sono stati letti con grande passione e capacità da alcune studentesse.
La discussione si è poi sviluppata sul tema delle memorie collettive che si intrecciano ai ricordi e trovano sfogo nella letteratura, fra geografia politica e geografia degli animi.
Il pubblico ha poi partecipato attivamente, dando vita a un’interessante discussione, che ha elicitato nuove possibilità di lettura. Oltre alle poesie di Francesco Grisi, si sono lette quelle di Cosimo Fornaro, che tanto è piaciuto agli studenti e che potrebbe effettivamente fornire interessanti spunti di riflessione in un consesso scolastico, Raffaele Carrieri e un inaspettato Rodolfo Valentino nelle vesti di scrittore e le impressioni di D’Annunzio su Grottaglie, mentre inseguiva la sua devozione per San Francesco da Paola.
A tal proposito, scrive nella sua nota post evento Pierfranco Bruni che “i luoghi sono spesso passeggiate tra le strade dei Sud che diventano l’eredità attraverso un immaginario tra memoria e ricordi. Un percorso per viandanti nel cerchio magico del Sud che incrocia poesia e filosofia…”.
Ed è così, allora, che partendo dalla rilettura appassionata di Leonida da Taranto da parte di Quasimodo, si è raggomitolato un filo, fra grecità e istanze contemporanee, che hanno portato a una versione meno nota e poco studiata di Angelo Lippo, passando per la poetica di Corrado Alvaro, attraverso nuovi approcci, giungendo alla poco nota penna di Michele Rio, per poi tornare sulle tracce di Rocco Scotellaro ed Emanuele De Giorgio, lungo un’autostrada di scritture, parole e ricordanze che include Giuseppe Selvaggi e Stefano D’Arrigo, senza dimenticare il contributo, raramente sottolineato, degli scrittori meridionali a un movimento perturbante come quello del Futurismo.
“Sulle sponde della Magna Grecia” ha suscitato non pochi interrogativi e spunti nel pubblico, cercando di far attecchire il desiderio di riscoprire le proprie origini, per riscoprirsi e non perdersi, anche quando si è fisicamente lontani.
Il saggio sarà presto presentato anche a Taranto.
Gli autori e la curatrice ringraziano la Biblioteca Pignatelli per la disponibilità e l’ottima accoglienza.
L’articolo Grande successo fra gli studenti per “sulle sponde della magna grecia” è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.