Del 23 Marzo 2024 alle ore 20:56

Mimmo Lastella

Carissimi lettori, carissime lettrici

Oggi, ricorre la Domenica delle Palme, ricorrenza che precede la Pasqua, ovvero si celebra l’ingresso trionfale a Gerusalemme di quel Signore che laicamente chi scrive definisce: il più grande rivoluzionario socialista della storia e che, chi ha fede cristiana e cattolico-praticante, considera il figlio unigenito del Dio vivente, prima osannato dalla folla; che lo accoglie con lo sventolio di palme e il tappeto rosso, poi tradito dalla stessa; che, su istigazione dei sommi sacerdoti e dei farisei, lo consegna al governatore romano Pilato per farlo crocifiggere.

Come è noto, a tutti, in tale ricorrenza è ormai tradizione vendere le palme o “scambiarsi ramoscelli d’ulivo come simbolo di pace fra gli uomini e le famiglie, pace che in terra santa attualmente, non c’è”.

Premesso questo, credo che le palme debbano essere salvate dalle vendite abusive da parte di ragazzi che, in un tempo passato, si recavano porta a porta, svegliando la gente di buon mattino e che oggi, li possiamo trovare sui cigli delle strade delle nostre città e dei nostri paeselli meridionali, facendo concorrenza a coloro i quali, dovrebbero essere legittimati alla vendita; in quanto, titolari di partita Iva e licenza di commercio; di conseguenza contribuenti di questo stato, ovvero: “fiorai e florovivaisti “.

A tal proposito, invito i sindaci ad adoperarsi affinché, si ponga fine allo scempio dell’abusivismo, linfa vitale per le organizzazioni microcriminali e si restituisca dignità ad una classe lavoratrice che, quotidianamente lavora per vivere e pagare le già esose tasse.

Buone palme a tutti.

“scrittore e blogger”

 

L’articolo Salviamo le palme dalla vendita abusiva è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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