Il Prof. Onorario Michele Battaglia, Urologo di fama internazionale, ha tenuto una Lectio Magistralis questa mattina presso l’Aula Magna “G. De Benedictis” della Scuola di Medicina del Policlinico di Bari alla presenza delle massime autorità accademiche della Facoltà di Medicina e Chirurgia. L’argomento affrontato è stato la chirurgia e i suoi paradossi, con uno sguardo al futuro.
La chirurgia, che ha sempre richiesto l’abilità manuale del chirurgo, sta ora affrontando i progressi tecnologici come la mini invasività e la robotica. Ma quali sono i paradossi che ancora persistono? Uno dei principali è il bilanciamento tra chirurgia invasiva e chirurgia minimamente invasiva. La chirurgia tradizionale è efficace ma comporta rischi significativi per i pazienti. Dall’altra parte, la chirurgia minimamente invasiva offre numerosi vantaggi ma richiede un costante sforzo di innovazione per sviluppare tecniche sempre più avanzate.
Un altro paradosso riguarda l’equilibrio tra l’automazione dei processi chirurgici e la personalizzazione delle cure. L’introduzione di robot chirurgici e intelligenza artificiale ha portato a interventi più precisi, ma è compito del medico garantire che la cura sia sempre personalizzata e adattata alle esigenze specifiche di ogni paziente.
Video chirurgia robotica ——> CLICCA QUI
Il Prof. Battaglia ha inoltre parlato del concetto di “Digital twin“, ovvero il gemello digitale, che permette di preparare tempi e modalità di trattamento chirurgico in modo personalizzato. Questo gemello digitale, che può essere creato in un continente e spedito in un altro, permetterà ai chirurghi di pianificare nel dettaglio l’intero intervento da eseguire. Inoltre, potrà essere utilizzato per formazione, esercitazione e persino per operare da remoto.
Ma nonostante tutti questi progressi tecnologici, la competenza e la professionalità del chirurgo saranno sempre indispensabili. La medicina è cultura, tecnologia e umanità, e i medici dovranno affrontare sfide come comprendere i dati e le loro implicazioni, mettere l’etica al primo posto e sviluppare capacità e autonomia decisionale.
Nel futuro, l’intelligenza artificiale potrebbe eliminare alcuni lavori e lavoratori, ma la competenza e la professionalità saranno sempre necessarie e dovranno essere accresciute. Forse il ruolo del chirurgo tradizionale che “manipola” gli organi sarà ridimensionato, ma aumenteranno i chirurghi che da remoto “manipoleranno” gli organi utilizzando sistemi e strumenti di trasmissione, garantendo massima competenza e professionalità.
È importante ricordare che la Medicina è una combinazione di Cultura, Tecnologia e Umanità, e sarà sempre l’uomo a sviluppare e controllare i sistemi per evitare che la scienza si sostituisca a Dio, come nella profezia di Mary Shelly.
In conclusione, la chirurgia sta affrontando numerosi paradossi e si sta dirigendo verso un futuro sempre più tecnologico. Tuttavia, la competenza e la professionalità del chirurgo rimarranno fondamentali, insieme all’attenzione, all’etica e all’umanità.
Riccardo Guglielmi Giornalista scientifico
L’articolo La chirurgia e i suoi paradossi è già apparso su Il Corriere Nazionale.