Del 21 Marzo 2024 alle ore 16:59

di Daniela Zonile

Essere marinaio, non sempre è un lavoro. Molte volte rappresenta uno stato d’animo.
Ci sono, occasioni in cui questo sentimento viene messo da parte, chiuso in un cassetto, per cause non dipendenti dalla propria volontà.
 
È questo il caso di chi, non per proprio volere, è stato costretto a mettere da parte la propria uniforme.
 
Marinaio donna in divisa. Photo by Daniela Zonile

Ebbene a Brindisi c’è la possibilità, per chi lo voglia, di tornare a solcare i mari anche se, ufficialmente, non può più indossare una divisa.Questa possibilità ha un nome: si chiama GV3.

GV3 Organizza percorsi di “Velaterapia” con l’obiettivo di migliorare l’autostima, il senso di autorealizzazione personale e sociale, il senso di responsabilità del singolo all’interno di un gruppo e la capacità di autocontrollo nella risoluzione dei problemi. È un percorso che, nel caso di “minori difficili” può portare buoni risultati nella crescita caratteriale degli stessi e che, nel caso di marinai “di una volta”, regala l’emozione di tornare indietro nel tempo regalando loro la possibilità di tornare in mare in modalità del tutto accessibili.

 

 

L’articolo Come un marinaio torna indietro nel tempo è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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