Del 17 Marzo 2024 alle ore 12:59

Simone Regazzoni, in “Abyss “usa” il linguaggio del cinema rivitalizzandolo nella contaminazione con la filosofia.

L’autore ci guida, con la sua macchina narrativa, al “nascosto” oltre Eco e Dan: la filosofia viene posta al centro dell’agorà telematica. L’abisso ha segnato il pensiero: si pensa nel “nascosto”, l’ignoto abita il “nascosto”: non solo ci abita ma può essere detto, come in un film, con un racconto visivo e in “Abyss” vi aspettano: azioni spericolate, corse e scontri.
L’abisso non solo ci abita ma può essere detto – come in un film – con un racconto visivo, palpabile e vivo come la filosofia.

Tra il post-modern ed il pop

Non ci sono Starsky & Hutch, e neanche politici amanti de “L’arte di correre” di Murakami o novelli Forrest Gump;
ci sono complotti anche se non è Wikileaks; ritmi da film-action o serial: non solo però; sì, lo ha detto Russell Crowe “al mio segnale scatenate l’inferno” eppure non è il Gladiatore; parla di nazismo senza essere un testo di storia: è di più; c’è la Beatrix, sì, come Kill Bill: no, non è Tarantino e neanche Matrix: il suo cognome è Blade, sì, senza essere Blade Runner;
c’è Kaplan: Intrigo internazionale? No, non è Alfred Hitchcock; postmoderno, citazionista, decostruttivo tra esoterismo, action-thriller, pulp-fiction.

Gli “Enigmata” di Platone

Le avete pensate tutte? Non ancora? Pensatele. Fatto?
Bene, ora fate un reset ma non su tablet, il pc o telefonino ma quello che si fa in Egitto: è il sonno-veglia: e in quei territori ha già viaggiato Proust con “La Recherche”.
La risonanza del lessico vi sarà familiare – l’inglese – ma chi ha l’udito fine ascolterà il Pensiero: ruota intorno ad enigmi e gli “Enigmata” platonici: non cercate Sherlock Holmes per risolverli: non serve.
C’è – non a caso – il Prof. di filosofia Michel Price – non è Indiana Jones – che paga subito il prezzo di scontrarsi con l’Accademia che non sempre sa valutare bene il lavoro di ricerca e studio di giovani e anche meno giovani.

Il piacere del racconto

Se “La filosofia non è un romanzo” per dirla con Prichard, – intento a demolire il lavoro di Michel in “Le dottrine segrete di Platone”- certo è che permette, da molti anni a questa parte, di confrontarsi con la narrazione, con i media e i social consegnandoci delle belle prove.
Ha dichiarato Simone Regazzoni: “Il privilegio di trama e azione è aristotelico. Nella “Poetica” Aristotele mette al primo posto la trama, poi le azioni, i pensieri, quindi lo stile. E il fine di tutto questo, dell’opera, è produrre piacere”.

I modi del pensare

I rimandi ad Eco sono dichiarati da Regazzoni che aggiunge come Derrida – il suo maestro – “non avrebbe apprezzato la deriva romanzesca”. Ma l’allievo prima o poi “deve cominciare a parlare” ed è quello che Simone Regazzoni fa in Abyss.
Si può dire che “in molti modi” il filosofo pensa ed anche fumetti, tv, cinema, media e social costituiscono l’universo che ci abita, in cui siamo gettàti e sono temi che ci pongono domande: sì, anche qui abitano gli dei: qui si pensa e qui abita Regazzoni che ripropone con gli “Agrapha Dogmata” e il “Corpus Hermeticum” il problema della nascita della filosofia: e come non pensare a Colli?

Un nuovo inizio

Se vedete nella “finestra di fronte” una Chevrolet Camaro Black Jack del ’68 può esserci Regazzoni che vuol raccontarvi in prima persona il suo viaggio e confermare che la filosofia è quella cosa con la quale si fa pensiero e narrativa: vera, nuova e che fa tornare al centro il “mythos” e il “nascosto” e che ci sono fatti, interpretazioni e prese di posizione per cui vale la pena di mettersi in gioco.
Vi presenterà la Beatrice: non è la Divina Commedia anche se leggete “cadde come corpo morto cade”: in breve – se volete tornar a riveder le stelle – poiché non tutto è già stato detto e scritto, dovete leggere “Abyss” di S. Regazzoni: qui c’è un altro inizio, un nuovo inizio.

 

Camilla G. Iannacci

Di formazione classico-filosofica, ha seguito lezioni e conferenze di Filosofia alla Fondazione S. Carlo di Modena, ai Dip.ti delle Università di Torino e Firenze. Ha partecipato al Bando del CNR ”Pubblicazione Opera: Opere Storiche, Filosofiche e Letterarie Italiane con particolare attenzione alla Riflessione Contemporanea” con “Il principio di indeterminatezza quale Ermeneutica del rapporto uomo-Physis”.

Recensita in Storie distr. Feltrinelli, MI – Storia della Letteratura Italiana, Helicon Ed. a c.d. Prof. N. Bonifazi con la prefazione del Prof. G. Luti ed alcune sue poesie sono apparse on line su www.espresso.it e alcuni racconti su La Repubblica-Firenze.

Ha ricevuto i seguenti premi: il CDCalendarsPirelliINTERNETional; il 1^ Premio del Concorso di Poesia “Pegaso-Dire” di Biella; il 2^ Premio Internazionale di Poesia “La Piazzetta” di Salerno col Patrocinio di Presidenza e Senato della Repubblica; il 2^ Premio del Concorso di Prosa “Pegaso” di Biella; è risultata 3^ classificata alla 25^ ed. del Premio Letterario internazionale “La Pira” del Centro studi “G. Donati” di Pistoia.

Pubblicazioni: Desideranza; Philopoiesis; Il post pop e lo human-tech-space; Ferragni e Fedez: Analitica, Morfogenesi e Singolarità dei Fashion blogger influencer nell’info-sfera dei social media; Ferragni and Fedez: Analysis and Morpho-genesis of a Singularity in the info-space-time of social media; Ferragni and Fedez: Media-Morphosis; Aphorism about the Ferragnez. Ha curato le Pubblicazioni di Giacinto Plescia.

L’articolo Simone Regazzoni: Abyss  è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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