Del 6 Marzo 2024 alle ore 14:11

Ruolo di volontario di guerra

Giosuè Borsi nacque a Livorno il 10 giugno 1888 in una famiglia di anticlericali e agnostici. Dotato di un talento precoce per le lettere, pubblicò già a diciannove anni la sua prima raccolta di poesie, “Primus Fons”. Dopo essersi laureato in giurisprudenza, condusse una vita mondana e brillante, frequentando gli ambienti letterari e artistici di Firenze.

Tuttavia, la morte prematura della sorella Laura e del nipote Dino, avvenuta nel 1912 e nel 1913, lo segnò profondamente e lo condusse a una conversione religiosa. Decise quindi di arruolarsi come volontario nella prima guerra mondiale, convinto che la guerra fosse un modo per servire la patria e la religione.

Borsi fu assegnato al 125º Reggimento Fanteria “Spezia” e partecipò ai combattimenti sul fronte dell’Isonzo. Morì il 10 novembre 1915, durante un assalto a Zagora, in Slovenia. Aveva solo ventisett’anni.

Biografia

  • Data, luogo e contesto generale di nascita: 10 giugno 1888 a Livorno, in una famiglia di anticlericali e agnostici.
  • Famiglia d’origine: Il padre, Averardo Borsi, era un giornalista di fama nazionale, mentre la madre, Verdiana Fabbri, era una donna colta e religiosa.
  • Studi e formazione: Frequentò il Liceo Classico Niccolini Guerrazzi di Livorno, dove si distinse per le sue doti letterarie. Si iscrisse poi alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, ma non completò gli studi.
  • Titoli e benemerenze: Non ha ricevuto alcun titolo o benemerenza durante la sua vita.
  • Servizio militare in pace e/o in guerra: Si arruolò come volontario nella prima guerra mondiale, partecipando ai combattimenti sul fronte dell’Isonzo.
  • Famiglia propria: moglie e figli: Non si è mai sposato e non ha avuto figli.
  • Attività professionale: Non ha mai svolto un’attività professionale regolare.
  • Attività extraprofessionale: Ha condotto una vita mondana e brillante, frequentando gli ambienti letterari e artistici di Firenze.
  • Ulteriori attività non professionali o extraprofessionali: Ha scritto poesie, racconti, romanzi e opere teatrali.
  • Convinzioni politiche e religiose: Da giovane era agnostico e anticlericale, ma dopo la morte della sorella Laura e del nipote Dino si convertì al cattolicesimo.
  • Data, luogo e contesto generale di morte: 10 novembre 1915 a Zagora, in Slovenia, durante un assalto sul fronte dell’Isonzo.
  • Eventuali attività culturale, artistica ed opere relative: Ha pubblicato numerose opere di poesia, narrativa e teatro. Le sue opere più importanti sono “Primus Fons”, “Scruta obsoleta”, “Versi 1905-12”, “Il Testamento spirituale”, “Colloqui”, “Lettere dal fronte”, “Il Capitano Spaventa”, “Confessioni a Giulia”, “Fiorrancino” e “Novelle”.
  • Conclusioni

Giosuè Borsi è stato un poeta e scrittore italiano che ha lasciato un segno importante nella letteratura italiana del Novecento. La sua morte prematura, avvenuta durante la prima guerra mondiale, ha rappresentato una grande perdita per la cultura italiana.

Borsi è stato un uomo di talento e di grande sensibilità, che ha saputo coniugare la sua passione per le lettere con la sua fede religiosa. La sua opera è caratterizzata da un profondo senso morale e da una visione idealistica della vita.

Borsi è un esempio di come la guerra possa trasformare un uomo e condurlo a una nuova consapevolezza di sé e del mondo. La sua morte, avvenuta in un atto di coraggio e di sacrificio, rappresenta un esempio di eroismo e di amore per la patria.

Fonte:

Giosuè Borsi – Wikipedia

L’articolo Giosuè Borsi: un poeta-soldato è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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