Del 4 Marzo 2024 alle ore 11:32

A Giorgio Parisi, allievo di Nicola Cabibbo, l’Accademia reale delle Scienze di Stoccolma ha assegnato il Nobel per la Fisica per «i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi» e per «la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici».

Anche il Bosone di Higgs, la particella di Dio, è stato individuato sulla base delle sue ricerche.

“Senza l’interazione col Bosone di Higgs noi, la natura, gli oggetti saremmo solo pure radiazioni, senza massa, vaganti nel cosmo”  (Paola Catapano). 

Indice dei Contenuti 

Il campo di ricerche di Giorgio Parisi

Teorie sulla complessità ed il chaos: il gatto di Schrödinger e l’effetto farfalla di Lorenz

Il chaos per Morin: Hybris e Dike

I premi ricevuti da Giorgio Parisi

La complessità dalla fisica, alla filosofia ed all’arte

La dinamica non lineare moderna da Poincaré a Thom

Il campo di ricerche di Giorgio Parisi

I suoi studi hanno riguardato “le particelle elementari, i supercomputer, i sistemi complessi” e “il movimento di gruppi di animali” nell’ambito del quale ha ricevuto il Nobel per aver studiato il volo degli storni  https://www.youtube.com/watch?v=HbG3iFpDIUk&t=17s  nonché “la reciproca influenza tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria”.

Il professore ha dichiarato: “ho studiato i sistemi disordinati dove gli atomi sono messi in maniera casuale come i vetri” e ha ribadito i suoi interessi per gli studi  interdisciplinari.

Teorie sulla complessità ed il chaos: il gatto di Schrödinger e l’effetto farfalla di Lorenz

La fisica quantistica, il famoso gatto di Erwin Schrödinger studia l’infinitamente piccolo e gli stati dove domina il chaos ovvero i sistemi complessi: l’immagine che codifica questi studi è l’effetto farfalla  ovvero l’attrattore di Lorenz.

Il chaos per Morin: Hybris e Dike

“In principio fu il chàos” Esiodo e Edgar Morin scrive: «L’idea di caos si accompagna al ribollire, al fiammeggiare, alla turbolenza.

Il caos è un’idea preesistente alla distinzione, alla separazione, all’opposizione, un’idea dunque di indistinzione, di confusione fra potenza distruttrice e potenza creatrice, fra ordine e disordine, fra disintegrazione e organizzazione, fra Hybris e Dike.

Diventa allora manifesto che la cosmogenesi si effettua nel e tramite il caos.

Caos è esattamente ciò che è inseparabile nel fenomeno bifronte tramite il quale l’Universo, contemporaneamente, si disintegra e si organizza, si disperde e si costituisce attorno a molti nuclei. Il caos è la disintegrazione organizzatrice»

I premi ricevuti da Giorgio Parisi

Le ricerche di Giorgio Parisi sono state rivolte ai vetri ed il nuovo premio Nobel ha dimostrato in che modo si può “predire” il chaos in questo campo.

Giorgio Parisi, ordinario di Fisica teorica alla Sapienza, ricercatore all’Istituto Nazionale di Fisica e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei ha già ricevuto le Medaglie Planck, Dirac, Boltzmann e, recentemente, il premio Wolf ed, anni fa, si fece scappare il Nobel.

“Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità” ha detto Parisi e l’Italia non è da meno: il Presidente della Repubblica si è congratulato con il Fisico.

Giorgio Parisi ha ricevuto anche le congratulazioni dell’Ambasciatore di Svezia Jan Björklund ed è stato accolto con una standing ovation nella sua Università.

Per le ricerche su «la modellazione fisica del clima terrestre, prevedendo il riscaldamento globale» il Nobel per la Fisica è stato assegnata anche a Manabe e Hasselmann.

La complessità dalla fisica, alla filosofia ed all’arte

Il pensiero filosofico si confronta sempre più con le elaborazioi e conquiste della ricerca scientifica e deve farlo abbandonando ogni supponenza, che storicamente lo ha condizionato, di essere “scienza prima”.

Siamo sulla buona strada? Sembrerebbe.Comunque ce lo auguriamo.

Conoscere è un Sistema Complesso che include osservatore e osservato, non solo conoscere è una relazione, ma conoscere è conoscere relazioni. Si conoscono elementi separati dal contesto, ma configurazioni e rapporti dinamici tra elementi.

Il soggetto conoscente non è un osservatore esterno al mondo dei fenomeni che descrive, ma è in una relazione complessa con ciò che osserva: osservatore e oggetto osservato sono inscindibili.

La dinamica non lineare moderna da Poincaré a René Thom

Il mondo è dominato da un’instabilità permanente, caotica appunto; il senso della temporalità, in questa visione, avverte il declino sia della linearità sia della ciclicità senza un dispiegamento, però, di un’interpretazione verso altre forme della conoscenza e del sapere: il senso di questa congettura rimane sempre al di qua del senso caotico contemporaneo.

La dinamica non lineare moderna, da Poincaré a Renè Thom, ha stabilito che le traiettorie nello spazio geometrico sono strutturalmente stabili solo per un certo intervallo, fuori da quell’intervallo si salta su traiettorie diverse con una transizione rapida (biforcazione) e a volte discontinua (catastrofe).

Le geometrie non euclidee (nodi, dei tori, anelli, etc.) si interessano delle trasformazioni: lo spazio viene considerato come un “corpo in trasformazione” e la geometria assume il compito di trovare leggi metamorfiche.

David Ruelle in “Caso e caos” guida il lettore in una passeggiata attraversore ‘la teoria dei giochi’, il ‘caos’, gli ‘attrattori strani’ e, giocando con lotterie, oroscopi, biglie, pulci e alla ‘dama alla polacca’, conclude: “il dilemma tra caos e determinismo è in gran parte un falso problema”.

Leibniz e Leonardo hanno personificato in sè il dialogo tra scienza, filosofia e arte: se noi siamo nani sulle spalle di giganti questo non ci esime di cercare di elevarci verso nuove conquiste.

L’articolo Giorgio Parisi: Premio Nobel per la Fisica ed erede dei Ragazzi di via Spanisperna è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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