Del 4 Marzo 2024 alle ore 09:29
di Nicoletta Covalea
VIBO VALENTIA – È una fredda giornata di febbraio, il campo di calcio è gremito di giovani talenti pronti a dare il meglio di sé. L’arbitro, giovane ma determinato, ama lo sport e il calcio, è la sua passione. Le due squadre si affrontano con il desiderio di vincere, mentre il pubblico esulta al fischio d’inizio.
Ma un giocatore avversario, con un’aria minacciosa, mette a dura prova la pazienza dell’arbitro. Dopo un’espulsione e l’ammonizione, la situazione sfugge al controllo: bottiglie d’acqua volano in testa all’arbitro, che decide di concludere la partita con un fischio finale. Da quel momento, esplode la violenza: calci, spintoni e minacce si susseguono, lasciando tutti sbigottiti. I giovani giocatori, ignorando le conseguenze, si perdono in un vortice di rabbia. Le sanzioni non tardano ad arrivare, con sospensioni e Daspo, ma il danno è già stato fatto. L’amore per il calcio è offuscato da un’azione impulsiva e sconsiderata, che segna per sempre i sogni dei giovani giocatori.
Il calcio e’ uno degli sport piu’ popolari al mondo, capace di unire le persone e suscitare passioni uniche. Negli ultimi anni pero’, si e’ assistito ad un aumento esponenziale e preoccupante di espisodi di violenza negli stadi, scontri tra tifosi, lancio di oggetti e insulti razzisti sono solo alcune delle manifestazioni di questo fenomeno inquietante che non solo mina l’essenza stessa di una disciplina che andrebbe praticata con spensieratezza ed umilta’ ma anche il rispetto reciproco tra tifosi e giocatori oltre a mettere a rischio la vita delle persone.
L’incanto del calcio risiede nella capacita’ di unire milioni di persone in esperienze collettive emozionanti. La magia di un gol, il gioco di squadra e la sana competizione sono elementi che rendono il calcio unico e coinvolgente. Tutti dovrebbero sforzarsi di perseverare questa bellezza, evitando comportamenti che possono rovinare l’atmosfera vissuta in quegli attimi.
Il calcio dovrebbe essere un momento di svago, divertimento e condivisione. Ricordare che si tratta pur sempre di uno sport e che l’obiettivo principale dovrebbe essere il gioco stesso, non la vittoria a tutti i costi e’ molto importante. La spensieratezza e’ il valore all’apice che dovrebbe guidare i giocatori, i tifosi e tutti coloro che sono coinvolti nel mondo del calcio.
Promuovere una mentalita’ di praticare sport con leggerezza e tranquillita’ e’ fondamentale e va insegnata sin dalle prime fasi della formazione sportiva. Le societa’ calcistiche, le scuole e le famiglie hanno l’obbligo di trasmettere il rispetto verso gli avversari, gli arbitri e gli allenatori.
Le autorita’ e le organizzazioni sportive hanno la responsabilita’ di garantire un ambiente sicuro negli stadi. Il loro compito principale e’ adottare misure preventive efficaci per prevenire episodi di violenza attuando misure come l’aumento dei controlli di sicurezza e la presenza di personale addestrato per gestire situazioni di conflitto. Utili sono le campagne di sensibilizzazione sulle conseguenze negative della violenza e sull’importanza di comportarsi in modo corretto e rispettoso durante le partite.
I tifosi devono sostenere la propria squadra del cuore in modo appassionato e nel riguardo delle regole e degli avversari. Commenti offensivi, gesti provocatori, comportamenti violenti vanno schivati in quanto i veri tifosi, quelli che del calcio ne vivono l’emozione, sanno apprezzare il gioco creando atmosfere di festa e divertimento per tutti.
I giocatori hanno un ruolo fondamentale nel promuovere un ambiente di rispetto e fair play nel calcio. Dovrebbero essere consapevoli dell’influenza che hanno sui tifosi e sfruttarla in modo positivo, sia sul campo che fuori, i giocatori dovrebbero comportarsi in modo esemplare, evitando azioni violente o comportamenti antisportivi. Sono loro i modelli di comportamento per i giovani giocatori ispirando gli altri con la loro passione.
Nel mondo calcio, spesso associato all’ intolleranza, e’ di vitale importanza lavorare insieme affinche’ si crei uno spirito di solidarietà e amicizia che possa superare le differenze e portare alla ribalta i valori positivi dello sport. Non possono essere permessi, ne’ tantomeno tollerati comportamenti violenti e discriminatori che rovinano l’esperienza del calcio per tutti gli appassionati. Siamo tutti responsabili di creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti coloro che amano questo sport, e solo insieme possiamo trasformare gli stadi in luoghi di festa e gioia, liberi dall’odio.
Ogni singolo gesto di civiltà all’interno e fuori dal campo può contribuire a creare un ambiente di gioco più sano e positivo per tutti. Uniti dalla passione per il calcio, possiamo fare la differenza. Il calcio è per tutti, e solo attraverso il rispetto reciproco possiamo garantire che rimanga un piacere per tutti coloro che lo amano.
Dottoressa Nicoletta Covalea, professionista qualificata nel campo dei servizi giuridici e criminologia. Attualmente, perseguo il titolo di laurea in giurisprudenza, dimostrando così la mia dedizione e impegno nel settore legale. Dotata di una profonda passione per la cronaca nera e i temi criminali, vengo distinta come scrittrice di articoli di giornale online, contribuendo regolarmente al prestigioso Corriere Nazionale, Corriere PL e Progetto Radici. Esperienze e competenze, dedita nel fornire informazioni accurate e approfondite, offro un contributo significativo al campo della cronaca nera e alla comprensione di cio’ che accade nel mondo.
L’articolo Calcio: uno sport da praticare con spensieratezza e umilta’ è già apparso su Il Corriere Nazionale.