Foto: Alessia presso Highlands. Foto di Pietro Corallo
Testo di Alessandra Gentili
Oggi sto andando ad intervistare Alessia. È una ragazza italiana con la quale ho condiviso piacevoli momenti di lavoro perché siamo state colleghe fino al suo rientro in Italia.
Ciao Alessia raccontaci la tua storia scozzese. Come è nato il progetto di venire a Edimburgo.
Ciao! A quel tempo vivevo in Spagna. Imparando lo spagnolo mi sono appassionata alle lingue e sentivo che era giunto il momento di cambiare qualcosa nella mia vita. Accadde che una mia amica mi raccontò di una persona di sua conoscenza che viveva a Edimburgo ed era particolarmente entusiasta. Questa informazione mi arrivò in un momento in cui sentivo che la Spagna mi aveva dato ciò che poteva. Fu la miccia che fece scattare in me la voglia di iniziare una nuova avventura. Chiesi alla mia amica di mettermi in contatto con questo ragazzo il quale, parlando in modo così appassionato della Scozia, sciolse ogni mio dubbio. Così il primo di marzo di due anni fa arrivai a Edimburgo e questo ragazzo fu il mio primo contatto, nonché colui che mi affittò la camera per il primo periodo.
Raccontaci le emozioni del primo impatto con questa terra.
È stato qualcosa di travolgente. Venivo dalla splendida Spagna, dal sud per essere precisi, dove è tutto secco e caratterizzato dal colore dell’oro. Quindi la vista del verde intenso di questa terra è stato qualcosa che ha colpito il mio cuore immediatamente, dandomi una splendida sensazione di familiarità.
Come è stato l’impatto con la lingua inglese qui?
È stato molto divertente. Avevo le basi della lingua inglese quindi la decisione di venire a Edimburgo era legata anche alla voglia di perfezionarla. Invece mi sono resa conto che in Scozia parlano un inglese molto diverso, il loro accento è stato una sfida piuttosto ardua con diversi momenti veramente divertenti. Fortunatamente ho conosciuto un ragazzo di Glasgow con il quale ho fatto una full immersion nel loro accento, e questo mi ha aiutato molto e mi ha permesso di raggiungere l’obiettivo di parlare correntemente questa lingua. Considera che essendomi abituata nel tempo all’accento di Glasgow, quello di Edimburgo alla fine è risultato decisamente più facile.
Come hai vissuto Edimburgo, cosa ti ha dato questa citta?
Edimburgo è una città multietnica ed io amo i mix culturali; me li vivo sempre come un grande arricchimento. Ho conosciuto molta gente straniera non locale, tra cui il nostro collega comune Gerry. Lui è Ungherese, ed è stato il primo amico straniero che ho avuto li, che mi ha aiutato molto con la lingua ed è stato fondamentale per la socializzazione. Insomma un pilastro della mia esperienza in Scozia. Inoltre io mi alleno da tempo nel Muay Thai e mi piace anche il ballo. Queste due attività sono state molto di aiuto per socializzare e rappresentano sempre una buona via per potersi inserire più velocemente in un paese straniero. Consiglio a tutte le persone che viaggiano da sole di utilizzare attività come queste per potersi inserire più velocemente in un paese straniero.
Come ti sei trovata con il cibo?
Il fatto che Edimburgo sia multietnica si percepisce anche dalla presenza dei ristoranti con arti culinarie provenienti veramente da tutto il mondo. È veramente difficile rimanere insoddisfatti. Ed anche questa è una piacevole caratteristica di questa città. Inoltre io amo sperimentare quindi ho accettato volentieri di provare nuovi sapori e mi sono sempre trovata bene.
Che tipo di arricchimento ti ha dato la cultura scozzese?
Ho vissuto la cultura scozzese in modo estremamente piacevole. Mi ha colpito il loro ordine, la loro cortesia, il loro approccio che non è mai prevaricatore, la loro calma e la loro pazienza. Sono rimasta senza parole dal rispetto che hanno nel fare le file, cosa che si può osservare, ad esempio, quando si prendono i mezzi pubblici. Ognuno attende il proprio turno con pazienza e, considerando che si paga il biglietto all’autista, non è una operazione veloce. Eppure nessuno si spazientisce. Tra l’altro, è sempre possibile trovare posto a sedere essendo i bus di linea a due piani. Mi ha fatto inoltre molto piacere constatare come, nel rapporto di lavoro, il lavoratore sia messo al primo posto e, almeno per la mia esperienza, l’organizzazione del lavoro tiene sempre conto delle esigenze personali. Tutto questo è stato sicuramente una esperienza di arricchimento che spero di condividere e trasmettere ad altre persone.
In effetti questo è il grande vantaggio di viaggiare e conoscere altre culture, proprio la possibilità di condividere aspetti culturali e, perché no, migliorarsi prendendo esempio. So che hai avuto modo di girare e conoscere la magnifica natura scozzese. Cosa ci puoi dire?
Come ho detto all’inizio, il verde cosi intenso ha catturato la mia attenzione. Indubbiamente aiutato dalla pioggia che qui non manca! Tuttavia, nonostante il clima piovoso, il fascino di questa terra è talmente penetrante che ad un certo punto non fai più caso alla pioggia. Ho amato la costa, in particolare North Berwich che si trova poco a sud di Edimburgo. Con le sue magnifiche spiagge e le incredibili maree che lasciano scoperte decini di metri di fondale. Ho amato la selvaggia isola di Skye, i villaggi con le casette basse dai tetti particolarmente spioventi. E che dire delle Highlands! È una zona difficile da spiegare a parole. Non sono solo le montagne o i laghi ad affascinare, è l’atmosfera che vi si respira che lascia senza fiato. Sono posti magici, all’interno dei quali l’essere umano è solo un ospite momentaneo.
Foto: Alessia presso Loch Lomond. Foto di Greg Phillips
Capisco cosa dici, perché ho vissuto la stessa sensazione. Dunque ora sei tornata in Italia…….ti manca la Scozia?
Si mi manca molto. Purtroppo ho dovuto interrompere questa mia esperienza perché, a causa della Brexit, non ho avuto modo di prolungare il mio soggiorno.
Già. Possiamo sperare che la Scozia, con il referendum di fine anno, possa ottenere la tanto desiderata autonomia dallo UK, e possa in questo modo riconfigurare gli accordi con l’Europa. Grazie per la tua testimonianza Alessia, a presto. Ci godiamo intanto la vista delle splendide foto che ci hai concesso.
L’articolo Alessia e i Monti delle Highlands è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.