Del 1 Marzo 2024 alle ore 12:56
Nino Sangerardi” Gli organi di informazione locali hanno dato grande risalto alla notizia della chiusura della sede del CNR a Matera, ubicato presso l’hub di San Rocco; sono stato l’artefice, come assessore all’ innovazione e pianificazione strategica nel 2018 insieme al sindaco di Matera Raffaele De Ruggieri, della proposta all’ allora presidente Inguscio, del CNR, per insediare a Matera una sede decentrata del Consiglio Nazionale delle Ricerche; dopo tale riconoscimento l’ attenzione su Matera si è ulteriormente rafforzata con il finanziamento del MISE per la Casa delle Tecnologie Emergenti; oggi il CNR ha smentito la notizia della chiusura della sede materana nell’Hub di San Rocco”.
Sono parole dll’Ing. Enzo Acito in merito alla sede materana del Centro Nazionale delle Ricerche.
E adesso che succede?
Acito risponde così: ” Tocca alla programmazione regionale cogliere questa ulteriore opportunità. Il progetto dell’ Academy, proposto dal sottoscritto quando ero consigliere regionale, beneficiario di un finanziamento di 3 milioni di euro finanziati dal Ministero del Sud con Ministro Mara Carfagna, oggi langue in un miserrimo tentativo di trasformare un progetto per attrarre talenti da tutto il mondo a Matera, in un meschino sistema di affittacamere visto che l’unico avanzamento sinora realizzato è la convenzione tra Regione Basilicata e Comune di Matera per pagare centoventimila euro l’ anno, per tre anni, per affittare qualche stanza nell’ Hub di San rocco; un progetto di sviluppo trasformato in un affittacamere; al momento questo è l’ avanzamento”.
Comunque il ruolo del CNR è sempre positivo nei confronti di Matera
“Certo– sostiene Acito–con la conferma dell’ attenzione moltiplicata del CNR, la responsabilità della politica è ulteriormente cresciuta. Si potrebbe, ma non si intravede questa lucidità programmatoria in regione, rendere connessi i talenti richiamati dall’ Academy dell’ Hub di San Rocco con l’ hardware presente nella Casa delle Tecnologie Emergenti, per creare nuove imprese sul territorio regionale. La conferma della attenzione del CNR, che istituisce a Matera il nuovo Centro Interdipartimentale della scienza delle città , aggrega un partner eccellente che potrebbe essere traino e riferimento della scommessa legata alla innovazione ed allo sviluppo visionario della regione partendo da Matera. La politica è assente, almeno sinora; speriamo che si ravveda nel prossimo futuro”.
Ecco il comunicato del CNR :
“Il centro interdipartimentale di Matera prende una nuova veste, più in linea con le politiche urbane e le sfide delle città del 2023. Il CNR istituisce il nuovo Centro Interdipartimentale della scienza delle città e che avrà una sede amministrativa a Roma e tecnico scientifica in tutte le città dove si costruiranno progetti sull’intelligenza urbana e le applicazioni dei Gemelli Digitali Urbani. Matera rimarrà come primo caso di studio e come sede storica e strutturata del Centro. Il Cnr si sta impegnando nello sviluppo del Gemello Digitale della città nella casa delle Tecnologie dal 2020. Progetto ritenuto di estrema importanza soprattutto per il valore storico e culturale della città scelta come primo caso di studio. Possiamo anche aggiungere che, al fine di consolidare la sede presso il San Rocco, si rinnoverà l’accordo per avere personale stabile che lavorerà nella struttura ampliando anche i temi di sviluppo scientifico e costituendo un Hub locale per il territorio”.
L’articolo Matera, sede del CNR non chiude anzi si rafforza è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.